di Ginorossi

La storia della riproduzione musicale inizia nel dicembre del 1877 quando Thomas Edison depositò il primo brevetto per il suo fonografo. Dieci anni dopo nel 1887 Emil Berliner depositò il brevetto del grammofono a disco.

In seguito la riproduzione del suono ha seguito incessanti processi. Nel 1931 si è avuto l’invenzione della stereofonia e nel 1948 la commercializzazione del microsolco, i famosi LP. Sono passati così ben settantuno anni dall’invenzione del fonografo di Edison. Nel 1982, trentuno anni dopo avviene il passaggio dalla riproduzione da alta fedeltà analogica a quella digitale con la comparsa sul mercato del Compact Disc (CD). Da qui in poi la storia della riproduzione musicale diventa sempre più veloce.

 

L’informatica si sviluppa con una rapidità enorme. Undici anni dopo la commercializzazione del cd, la musica comincia a essere ascoltata sul web con la riproduzione dei file MP3 e WMA. Nasce, quindi, prima il disco in vinile che si ascolta con il giradischi a braccio, poi il CD riproducibile con il Compact Disc Player, poi la riproduzione del file audio che si ascoltano sul PC o tramite apparecchi portatili simili ai walkman.

Come si può ben vedere nella cronologia degli anni la rivoluzione della riproduzione audio ha sempre riguardato la “sorgente”, la quale nella formazione di un impianto audio è l’elemento più importante della catena: player – amplificatore – diffusori. Solo dopo l’evoluzione delle varie sorgenti di ascolto si sono avuti aggiornamenti degli altri componenti della catena. La musica liquida è un file musicale che non ha un supporto fisico, non passa cioè per la registrazione di un disco, che si trasferisce direttamente sul disco rigido del PC attraverso un download. Nasce per merito della Linn (nota casa costruttrice scozzese di elettroniche e discografica) che inizia nel 2007 la distribuzione via Internet dei suoi file musicali “nativi in Alta Definizione” (HD), quindi con una risoluzione diversa dai file Mp3 e WMA. Le case discografiche realizzano le loro registrazioni non ai valori che poi mettono in commercio (16bit/44Khz), bensì a frequenze più alte (24 o 32bit/96 – 192Khz).

Ciò significa che nelle registrazioni originali vi sono più informazioni musicali che vengono tagliate o compresse nel realizzare un CD audio commerciale. Il motivo principale di questo taglio o compressione delle frequenze nasce dall’impossibilità di trasferire tutte le informazioni registrate che non potrebbero essere contenute tutte nello spazio disponibile nel CD audio perché molto più grandi. Si potrebbe allora obiettare che anche i file con estensione MP3 e WMA sono musica liquida, poiché sono trasferiti dalla rete direttamente sul disco rigido del PC. Ma così non è.

Esistono due categorie di formati audio una denominata “Lossy” (Con Perdita di Qualità) tra cui i più diffusi sono i file WMA che è un file compresso e gli MP3 che è un file a cui vengono tagliati i suoni non udibili all’orecchio umano. L’altra categoria è il formato audio “No Lossy” o “Lossless” (Senza Perdita di Qualità). A questa categoria appartengono i file WAV, AIFF (utilizzato dalla Apple per i MAC) , APE, ALAC e FLAC. Quest’ultimo è per ora il formato più diffuso per riprodurre la musica liquida. Logicamente i file di musica liquida, non possono essere riprodotti con le stesse apparecchiature degli Mp3 per l’ovvio motivo sopra spiegato che i primi hanno una frequenza doppia o addirittura quasi tripla rispetto a questi ultimi, quindi per essere ascoltati hanno bisogno di alcuni componenti aggiunti di software e apparecchiature audio.

Per quanto riguarda l’hardware va bene un PC o MAC, mentre per il software vi è bisogno di un player per la riproduzione che sia diverso da Windows Media Player (si può scaricare dalla rete il più famoso e per giunta gratuito Foobar2000). iTunes per chi possiede un MAC invece riproduce solo i file AIFF. Il componente indispensabile per ascoltare i file non compressi a 24bit/44 o 96 o 192Khz è il Convertitore Digitale DAC (Digital Audio Converter), il quale oltre che a convertire i file digitali in analogici, permetterne l’ascolto degli stessi file attraverso una evoluta scheda audio di cui è dotato.

Occorrono poi un amplificatore audio e una coppia di diffusori. Questo descritto è un impianto audio completo che occorre per un ascolto Hi-Fi dei file di musica liquida. Se ne può fare a meno se si vuole utilizzare per l’ascolto il solo l’impianto audio del PC. In questo caso bisogna scaricare attraverso la rete, un programma di conversione, ma in tal caso si otterrebbe una resa audio, anche se migliore rispetto agli MP3 e WMA molto minore rispetto all’ascolto di un impianto audio. Infatti, i componenti audio di un PC sono notoriamente di qualità medio – bassa.

Una via per migliorare l’ascolto con il PC sarebbe di dotarsi di una buona cuffia. Con l’avvento dei file non compressi, il PC o il portatile diventa così il primo componente di un impianto audio di Alta Fedeltà. Questa è una vera e propria rivoluzione nel campo dell’Hi-Fi, impensabile fino a pochi anni fa. I vantaggi sono tanti, primo fra tutti quello di possedere un PC o un portatile sia in ambiente Windows che MAC. Un altro vantaggio consiste nel poter tenere sotto mano una vasta libreria musicale senza occupare spazi in casa e poterla trasportare dove si vuole, poiché esistono oggi dischi esterni per l’archiviazione con una grande capacità di memoria.

La musica liquida si trova su Internet, dove alcuni portali che permettono il “download” o di singoli file o di un intero album. I più noti e importanti per il momento sono HDTRAKS, Linn Record e Naim Audio, poi Filesonics, Filefactory, WUpload a questi ultimi tre si accede attraverso il portale Avaxhome. Ma la situazione in merito è in continua evoluzione. Una volta trasferito un file, il procedimento per l’ascolto è del tutto simile a quello di un file MP3 solo che questo sarà aperto non da WMP ma dal Player adatto che abbiamo opportunamente scaricato.

Ciò vale anche per ambiente MAC con la sola differenza che i file con estensione FLAC non possono essere ascoltati attraverso iTunes quindi vanno prima convertiti da FLAC in AIFF, formato accettato da MAC. Ma non sono tutte rose e fiori. C’è una notizia brutta specialmente per chi è abituato ad ascoltare musica gratis. I file di cui abbiamo parlato sono scaricabili solo a pagamento. Quindi tutto legale. I prezzi variano da sito a sito. Attenti però, da che mondo è mondo la qualità è stata sempre pagata! Comunque un album viene a costare meno di un CD. Presso alcuni siti, tipo Filesonc ad esempio, ci si abbona per sei euro al mese e si scarica tutta la musica che si vuole.

Le modalità di pagamento sono quelle più comuni per l’acquisto sugli altri siti Internet. Spero di essere riuscito a fare un breve sunto, mi auguro abbastanza chiaro, su un argomento che oggi nel mondo dell’Hi-Fi è definito senza mezzi termini come una vera e propria rivoluzione dell’ascolto della musica, poiché mai da quando esiste la riproduzione musicale era stata data la possibilità a un vasto pubblico di poter accedere a una qualità audio che si avvicina molto alle matrici di registrazioni delle sale di incisione. Anche se bisogna aggiungere, a onor del vero, che la maggior parte degli audiofili ancora oggi ritengono che la qualità del disco fisico in vinile (LP) suonato da un giradischi a braccio con un amplificatore a valvole resta ancora insuperata. A tal proposito i più curiosi sul sito www.avmagazine.it , sezione audio, possono leggere il confronto fatto tra un CD e la musica liquida su un impianto da sogno Hi-End.

Ho pensato che fosse utile pubblicare questa informazione sulla tendenza audio del momento a quanti ci seguono sul sito “campanianotizie”, se non altro per tenere aggiornati i lettori, specialmente giovani, sulle novità audio oltre a quelle musicali. Gli appassionati dell’Alta fedeltà suddividono gli appassionati di musica in due categorie: quelli che semplicemente la “sentono” da quelli che viceversa la “ascoltano”. Sarebbe bello se dopo la lettura di quest’articolo ci fosse qualche “ascoltatore” in più. Per chi volesse approfondire e/o chiarire alcune problematiche può farlo visitando i vari siti specializzati che sono sul web sulla musica liquida, altrimenti inviando una mail agli indirizzi info@campanianotizie.com e rossi@campanianotizie.com

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