Prima sembrava soltanto un’indiscrezione, bollata come «fake news» da Mbappé, ma ora il sospetto si è trasformato in indagine. I media svedesi confermano l’apertura di un’inchiesta e l’accusa rivolta al fuoriclasse del Real Madrid, che in questi giorni si trovava a Stoccolma con amici e parenti dopo non essere stato convocato, causa infortunio, dal c.t. Didier Deschamps per le gare della Francia in Nations League contro Israele e Belgio. L’accusa è di stupro. A denunciarlo è stato una donna incontrata giovedì scorso a Stoccolma. A fare il nome di Kylian sono proprio i media Expressen e Aftonbladet. Secondo Expressen, la polizia ha sequestrato un paio di pantaloni neri, una maglietta e delle mutandine. Come detto, l’attaccante aveva bollato queste notizie come «fake news», facendole intendere come una campagna finalizzata a distruggerne l’immagine, probabilmente da parte del Psg. Con il suo vecchio club, infatti, Mbappé ha un contenzioso di 55 milioni di euro, tra stipendio e bonus, non pagati (secondo la versione del giocatore). Accuse respinte dalla società parigina. E lo ha difeso anche Deschamps: «In questo momento, sta uscendo ovunque, non importa come, ma dovete distinguere il vero dal falso. Ho l’impressione che alcuni vogliano incolparlo di tutto. Che sia un fatto o una finzione, non ho intenzione di discutere con lui su questo, è un uomo abbastanza grande e ha abbastanza mezzi per comunicare. Non sto puntando il dito contro nessuno, ognuno è libero di scrivere o dire quello che vuole, ma c’è un ambiente molto negativo. Non dico di sapere, perché non lo so, ma è meglio fare un passo indietro prima di dire tutto e il contrario di tutto. Eppure ci sono cose che non sono difficili da verificare, ma se si dà credito a qualcosa. Faccio un passo indietro, ma non è una cosa positiva per la squadra».

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