Il Maddaloni doveva rialzarsi dopo i due k.o. consecutivi rimediati nella doppia trasferta di Mola e Molfetta. Oltretutto, a far visita ai maddalonesi toccava al Trani, squadra che all’andata aveva avuto ragione dei calatini interrompendo a quota 40 gare la loro imbattibilità. Per il Maddaloni quest’oggi esordiva il neo arrivato Giuseppe Luongo, mentre invece il Trani doveva fare a meno di Paolo Cupito, a referto per onor di firma, alle prese con un fastidio muscolare.
CRONACA: Per coach Massimo Massaro quintetto composto dai collaudati Desiato, Ferrante, Chiavazzo, Piscitelli e Rusciano; per gli ospiti invece Cancellieri, Argentiero, Panzarino, Argento e Fucek. Il Trani certamente è venuto per giocarsi la partita e tentare di far saltare il banco, ma dopo il torpore dei primi minuti, i maddalonesi prendono subito il largo grazie a due bombe consecutive (8-2) di Francesco Chiavazzo, che soprattutto nel primo tempo sarà un vero e proprio martello per la difesa tranese. Di certo lo spettacolo offerto dalla gara non è esaltante, anche perché sembra quasi che le due formazioni non schiaccino il piede sull’acceleratore. Le azioni da entrambe le parti sono imprecise, e consentono alle corrispettive difese di recuperare un paio di palloni. Ciò che non permette di far elevare il punteggio, sono appunto queste azioni talvolta prevedibili, con le retroguardie che si adeguano ed hanno la meglio, costringendo a prendere tiri fuori ritmo o sulla sirena dei 24”. La girandola di cambi a cui entrambi i tecnici si affidano, scrollano di dosso la polvere ad entrambe le compagini. La partita s’infiamma ed è proprio Giuseppe Luongo che attira i riflettori risultando preciso al tiro e soprattutto presente a rimbalzo (ne catturerà 8) e in difesa (con 5 recuperi). Un impatto perfetto per il neo maddalonese, che permette alla sua squadra di chiudere sul 22-11 il primo quarto. La seconda frazione si sviluppa pressoché sullo stesso spartito, anche se dalla panchina, appunto, il Trani trova punti importanti per ricucire parte dello svantaggio. Supportato da un Pala Angioni- Caliendo comunque caloroso, il Maddaloni non si è fatto prendere dalla frenesia ed ha saputo reagire. Soprattutto è Giuseppe Piscitelli che trova la propria mattonella dai 6,75 fronte a canestro, realizzando due triple quasi in successione che cacciano indietro gli avversari. Ciò che però fa enormemente la differenza, è il gioco corale che i calatini mettono sul parquet. Non è un caso, infatti, che al 20’ (45-29) Salvatore Desiato abbia già raggiunto la doppia cifra di assist servite ai compagni (alla fine se ne conteranno 12).
Al rientro dagli spogliatoi i giochi erano comunque ancora aperti, e bisognava mantenere la giusta concentrazione per non gettare alle ortiche il vantaggio costruito. I padroni di casa non sbagliano l’approccio al secondo tempo, anzi, è la panchina che si afferma con grande maturazione. Adriano D’Isep prende le redini della cabina di regia e non dimostra mai di perdere la bussola. Si dà da fare sia nel costruire l’azione, rompendo più volte i raddoppi a tutto campo che i tranesi tentano di applicare, sia in difesa, dimostrandosi un osso duro da superare in qualsiasi circostanza. Non solo lui, perché anche capitan Nino Garofalo mette la museruola a Raffaelli, vero trascinatore degli ospiti. E così il vantaggio rimane immutato al termine della terza frazione: 68-49. Il quarto periodo scivola tutto sommato liscio, e così i maddalonesi devono soltanto piazzare gli ultimi paletti prima di poter esultare per il successo. Nel pitturato domina Luciano Rusciano, che realizza in un paio di circostanze spalle a canestro, ma soprattutto è un fattore importante in difesa, dove raccatta ben 14 rimbalzi, firmando l’ennesima doppia-doppia stagionale. Gli ultimi sussulti giungono da Davide Ferrante, che manda a segno due tiri pesanti dall’angolo, che risuonano tanto come le martellate sui chiodi della bara Trani.
POST-PARTITA: Un Maddaloni che gioca bene ha la meglio di un Trani forse troppo impreciso, che deve arrendersi alla maggiore fame di vittoria che i maddalonesi hanno dimostrato nell’arco dei 40’ di gara. Un successo che rilancia le aspirazioni dei biancoblu, e che serve soprattutto per smuovere una classifica che negl’ultimi turni sembrava quasi si fosse fossilizzata.
COMMENTI: “Una bella partita quella di stasera – commenta coach Massimo Massaro – giocata in modo corale, in cui tutti individualmente hanno dato il loro importate apporto. Oltre i soliti protagonisti oggi anche chi è uscito dalla panchina è stato autore di una grossa prestazione – analizza il tecnico maddalonese – dove comunque grazie al nuovo innesto abbiamo avuto una maggiore rotazione, molto più ampia e di conseguenza potendo far riposare anche chi sta giocando bene. Trani è una buona squadra, anche se oggi non ha potuto contare su Cupito infortunato, ma indipendentemente da questo penso che abbiamo fatto una buonissima partita, sia difensivamente limitando a tratti Raffaelli, sia offensivamente – conclude Massimo Massaro – dove abbiamo dato pochissimi punti di riferimento”.
TABELLINI: Cover Maddaloni- Juve Trani 84- 66
Maddaloni: Piscitelli 10, Mastropietro, Desiato 8, Luongo 7, Meles 2, Garofalo 2, Rusciano 13, Chiavazzo 24, D’Isep 4, Ferrante 14, All. Massaro, Ass. All. Ricciardi.
Trani: Cipri, Marti 10, Cancellieri 7, Fucek 4, Panzarino, Cupito n.e., Raffaelli 27, Argentiero 6, Losurdo, Argento 12, All. Scoccimarro, Ass. All. Lerro.
Parziali: 22- 11, 23- 18, 23- 20, 16- 17.
Arbitri: Andrea Federico Castorina di Giarre (CT) e Angela Rita Castiglione di Palermo (PA).
Note: 700 spettatori circa.