AVERSA – Il Giudice Sportivo della Lega Pro ha sanzionato pesantemente l’Aversa Normanna dopo l’espulsione, domenica scorsa a Milazzo, dei giocatori Mattera e Zolfo, dell’allenatore Romaniello e del dirigente Alfonso Cecere.
Espulsioni che hanno condizionato il match, terminato 1-1, e provocato la reazione della società granata, alla luce anche delle due giornate di squalifica inflitte a Mattera e mister Romaniello. Questo il comunicato in cui l’Aversa Normanna preannuncia ricorso alle decisioni del Giudice Sportivo: “Stupore e incredulità. Sono queste le sensazioni che la dirigenza della S.F. Aversa Normanna ha provato leggendo le decisioni del Giudice Sportivo in merito alla gara contro il Milazzo di domenica scorsa. La società granata è pronta a presentare ricorso per le squalifiche di due giornate che hanno inaspettatamente colpito il difensore centrale Giuseppe Mattera e mister Nicola Romaniello. Squalifiche che ritiene ingiuste, causate dalle decisioni e dal referto dell’arbitro palermitano Abisso, così come palermitano era uno degli assistenti, che all’ultimo istante ha sostituito quello designato. Il direttore di gara non ha tenuto conto del contesto in cui si sono verificati gli episodi che hanno portato alle espulsioni. Innanzi tutto il fallo commesso da Mattera è chiaramente da ultimo uomo, così come si evince dalle numerose immagini che circolano su internet, e non, addirittura, un “atto di violenza verso un avversario senza avere la possibilità di giocare il pallone”. Inoltre, mister Romaniello e lo stesso amministratore delegato Cecere hanno subito la sanzione del direttore di gara solo per aver fatto notare più volte ed in maniera educata come, nei paragi della panchina granata e dietro la porta di Gragnaniello, alcune persone con la casacca da fotografo davano fastidio, offendendo e provocando i componenti dello staff tecnico e i giocatori granata. La sorpresa è tanto maggiore, in quanto non è stato preso alcun provvedimento nei confronti della società del Milazzo, per il comportamento antisportivo del tifoso travestito da fotografo posto alle spalle del portiere normanno, tifoso a causa del quale l’arbitro ha più volte sospeso la partita nel tentativo, inutile, di allontanarlo. Per tale ragione lo stesso direttore di gara ha concesso l’enorme recupero di otto minuti. Quello che si è visto a Milazzo è un film già visto. Già lo scorso anno l’Aversa Normanna ha subìto lo stesso trattamento da parte di pseudo fotografi. La società granata ritiene opportuno, quindi, far valere le proprie ragioni, presentando ricorso alle decisioni del Giudice Sportivo”.