AVELLINO – Doveva essere Il derby della svolta e della solidarietà. Ed invece Avellino regala su un piatto d’argento ai cugini casertani un successo fondamentale per non affondare, mentre ai tifosi irpini resta solo il sorriso di due tifosi diversamente abili premiati con il finanziamento di una sedia a rotelle e di una rampa d’accesso per un autofurgone. Eppure Avellino doveva vincere ad ogni costo.
Dopo aver cambiato allenatore e rivoltato mezza squadra come un calzino si era ritrovata al punto di partenza. Gli stessi sei miseri punti in classifica ,asfaltata sul campo prima da Roma e poi da Reggio. I nuovi arrivi ancora un disastro. Coach Tucci ce l’ha messa tutta, si è sbracciato e sgolato, e ha fatto lavorare il gruppo anche nei festivi e alla fine, quando ormai era certo di vincere, la barca è affondata ancora una volta. Recuperato Richardson, inserisce in quintetto l’ultimo arrivato Richardson al posto di Dragovic, mentre Sacripanti decide all’ultimo momento per l’innesto di Maresca. Scintille sugli spalti e sul campo. Accende la miccia Akindele ,pronta la risposta di Johnson. Un errore madornale di Shakur provoca la prima mini fuga dei casertani a segno con Maresca e Jonusas (8-14), mentre a tenere botta per Avellino il solo Johnson con sei personali. Jonusas viene premiato da una tripla sulla sirena e Tucci corre ai ripari innestando Dean e Spinelli. Ad un certo punto sembra finita, ma non per l’immenso orgoglio dei casertani, e un paio di buoni affondi di Mavraides e Gentile riaprono il derby, anche se dura poco. Tucci blinda con Ivanov e Richardson gli spazi difensivi e Avellino chiude la prima parte con un confortante +9. Sacripanti prova anche la carta della difesa a zona ma il risultato cambia poco. Il lupo irpino fiuta il ritorno al successo su una Juve senza americani ed ancora più impalpabile quando perde Akindele per raggiunto numero di falli. Ma nell’ultimo periodo Caserta ritrova vigore per un tecnico fischiato a Dean. Mordente e Michelori spendono le residue energie per tentare un recupero quanto mai complicato per la prestazione sopra le righe di capitan Spinelli, miglior realizzatore con 20 punti. Gentile a 2’41” dalla fine mette dentro la palla del -5, Mordente accorcia ancora,poi Gentile a 5 secondi dalla fine recupera il risultato con una tripla impossibile: si va all’over time in un’autentica bolgia. Poi però Avellino, senza Johnson, si scioglie come neve al sole sotto i colpi impietosi di Mordente e Gentile.
Juve Caserta batte Sidigas Avellino 86-84 (21-20, 43-34, 61-50, 77-77). Sidigas Avellino: Ivanov 12, Biligha, Ronconi, Richardson 5, Spinelli 20, Tammaro, Hardy 4, Dragovic 6, D’Argenio, Shakur 12, Johnson 16, Dean 9. All.: Tucci. Juve Caserta: Maresca 6, Jonusas 5, Mordente 20, Marzaioli, Michelori 2, Mavraides 14, Akindele 7, Sergio, Gentile 17, Cefarelli, Jelovac 15. All.: Sacripanti. Arbitri: Sahin, Filippini e Bettini. Note – tiri da tre Avellino 3/26, Caserta 7/21; tiri liberi Avellino 31/39, Caserta 23/30. Rimbalzi Avellino 36, Caserta 40. Usciti per 5 falli Shakur, Johnson, Jonusas, Michelori, Akindele. Spettatori 3.100, incasso 52.500 euro.