Mentre è nel pieno del suo svolgimento la prima fase della European Junior Cup di Ljubljana in Slovenia, dove il normanno Vincenzo Schiavone è riuscito a staccare il biglietto di andata, maggio rappresenta per l’arco italiano anche il culmine di tutti quei progetti giovanili, che ogni anno vedono coinvolte le scuole e le associazioni, in una sinergia che sembra a tratti essere perfetta, facendo uscire, da quelle scuole, atleti che andranno poi a raggiungere risultati importanti e, come per lo Schiavone, ad indossare la maglia azzurra.
Lo stesso Schiavone, del resto, uscito da uno dei progetti della professoressa Rita Troncone, e che oramai vedono il tiro con l’arco presente in molte scuole aversane, rappresenta l’esempio di quanto lo sport, affiancato alla scuola, sia una valida alternativa a tutto quello che scuola non è e che si pone, spesso, contro le stesse dinamiche didattiche. Ed è proprio venerdì scorso a Benevento che si è disputata la fase regionale dei Giochi Sportivi Studenteschi che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del gruppo femminile del Liceo Classico Cirillo di Aversa (con Elia, Saulino e Scalzone), nato anche questo dalla passione e dalla dedizione della Troncone, e del gruppo maschile del Liceo Scientifico Fermi di Aversa (con Di Franco, Sparaco e Zannettini), quest’ultimo composto da ragazzi formatisi già alle scuole medie, durante un progetto portato a termine nella scuola De Curtis di Aversa. Entrambi i gruppi, a conferma del successo di tali iniziative didattiche, si sono qualificati alle nazionali di Reggio Calabria dei prossimi 4 e 5 giugno.
Nicola del Piano