La Lega Pro e Sportradar proseguono l’Integrity Tour in giro per l’Italia per contrastare e prevenire il match-fixing. Oggi il progetto ha fatto tappa a Caserta per una giornata di formazione ed educazione dedicata ai calciatori della prima squadra e delle selezioni giovanili, allo staff tecnico e dirigenziale della Casertana FC.. Nel corso dei workshop sono state illustrate ai giocatori le modalità di individuazione e contrasto delle frodi sportive legate alle scommesse, presentati casi reali e concreti di match-fixing tratti dall’esperienza internazionale di Sportradar, oltre ad un’approfondita disamina delle norme e sanzioni penali e sportive in vigore, al fine di fornire a tutti i partecipanti una reale ed adeguata preparazione sui rischi e pericoli legati al fenomeno. Ampio spazio, infine, al ruolo cruciale dei social network nei meccanismi di aggancio degli atleti. La giornata di formazione è stata condotta da Marcello Presilla di Sportradar AG, società leader a livello mondiale nelle attività di contrasto e prevenzione delle frodi sportive, che monitora i flussi anomali di betting a livello internazionale attraverso il Fraud Detection System, il più sofisticato ed avanzato sistema di controllo al mondo, che verifica gli andamenti delle quote sul mercato globale del betting sportivo, rilevando eventuali anomalie e/o andamenti sospetti. Il Fraud Detection System svolge per conto della Uefa il monitoraggio su tutti i campionati di Serie A e B dei Paesi aderenti alla Uefa, e in Italia controlla tutte le partite del Campionato e della Coppa Italia di Lega Pro. Questo il commento del tecnico della Casertana, Salvatore Campilongo, al termine dell’incontro: “Incontri come questi sono importanti per fermarci a riflettere su come il mondo del calcio sia più complesso di quanto si pensi. Un calciatore dovrebbe essere cosciente di tutto ciò che ruota attorno alle gare che lo vedono protagonista. Molti aspetti legati al mondo delle scommesse sono per lo più sconosciuti a chi opera in questo mondo. Ritengo che appuntamenti come questi siano fondamentali per una crescita professionale di tutti noi e per alimentare sempre più quella è che la cultura sportiva”.

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