La Mobilya Volleyball Aversa ha ricevuto l’abbraccio dei tifosi e della città. Lo ha fatto a casa, tra le mura amiche del PalaJacazzi dove è andata in scena l’ultima partita di questo campionato nella città normanna con la vittoria 3-1 del Latina, dando il benvenuto ufficiale alla serie A conquistata in quel di Catania una settimana prima. Momenti di gioco spettacolari, il tifo incessante sugli spalti, grande sportività in campo e tra i supporters con il rinnovarsi del gemellaggio ed una festa che è stata una vera e propria condivisione tra tutti. La squadra del presidente Di Meo si è congedata dalla propria città come era giusto che fosse: con l’amore e la passione che da sempre hanno contraddistinto il legame tra la Mobilya Aversa e tutti coloro che la animano e la amano. Ed a fine gara è esplosa la gioia culminata nel taglio della torta, a forma di una grossa e gustosa A, e nell’esplosione di fuochi d’artificio organizzati dai tifosi che hanno voluto omaggiare i ragazzi di coach Bosco e tutti coloro che hanno conquistato l’impresa della promozione. Una serata ed un’annata che resteranno nella memoria e che contribuiscono a far crescere la storia che la società ha scritto ed arricchito in tre anni: «siamo giunti al capolinea e siamo tutti contentissimi di questa grande affermazione della squadra – dice il presidente Di Meo – è stato un anno memorabile, fantastico, durante il quale abbiamo vissuto emozioni che ad Aversa non erano vissute più da tempo. È stata una impresa epica così come riportare i tifosi al palazzetto, e vederli gremire gli spalti ed essere sempre più calorosi, per una piazza che si era quasi disabituata alla pallavolo. Ripenso alla festa di presentazione di tre anni fa ed al timore che non ci fosse nessuno. Poi mi accorsi che la gente aveva risposto alla grande e capii che nella nostra città si potevano fare grandi cose ed oggi è un’emozione unica, più pacata e serena di quelle vissute a Catania che porterò sempre nel mio cuore». «Dietro a questo risultato c’è tanta gente che lavora dietro le quinte e senza il cui lavoro non si sarebbe potuto raggiungere questo importante risultato – aggiunge il massimo dirigente normanno – il mio ringraziamento va a tutti loro che hanno dato tanto dal punto di vista pratico ed in particolare a Paolo Santulli che mi ha dato una forza incredibile per andare avanti, anche quando ero sul punto di mollare. Siamo una grande famiglia ed abbiamo vissuto e festeggiato stando insieme ed abbracciandoci gli uni agli altri, fieri ed orgogliosi dei risultati che abbiamo conquistato e consapevoli di avere un grande ed importante progetto per il quale il bello ora deve arrivare».

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