Il gioco del pallone è sempre stato occasione per inneggiare al proprio campanile. Gli sfottò tra città limitrofe hanno colorato da sempre le sfide. Il legame con la propria terra ostentato con ogni mezzo, dal dialetto allo striscione con la data della nascita della propria squadra, ma anche col codice di avviamento postale, se non prefisso telefonico. Sempre la storia a farla da padrona, Soprattutto quando gloriosa. Da qualche tempo sugli stadi del sud si ostenta con orgoglio lo stemma dell’ex Regno delle Due Sicilie. Quando il 5 novembre 2015 le bandiere del Regno delle Due Sicilie si presentarono a centinaia al San Paolo ci fu una restrizione: tollerata la bandiera in quanto storica (non politica) ma purché contenga anche i colori sociali di una squadra. Da lì nacque l’idea di creare un Club Napoli Due Sicilie, per sdoganare definitivamente il simbolo duosiciliano. Ad Orta di Atella si aprì una sezione di questo club, e con Francesco Cesaro presidente, si decise di scendere dagli spalti ed iniziare a giocare a calcetto, con i colori del club Napoli Due Sicilie. Il comprensorio ortese è florido in questo campo, con tanti tornei di calcetto, quindi fu facile selezionare ragazzi. Prese corpo un’associazione sportiva dilettantistica con l’obiettivo di allestire una squadra da iscrivere ad un regolare campionato. Nacque così la Asd Real Atellana Due Sicilie. La squadra fu iscritta alla Figc, campionato di serie D della Lega nazionale dilettanti, divisione calcio a 5. Fu la prima società affiliata alla LND Figc con nome e logo delle Due Sicilie. Francesco Cesaro scelse Alberto Petillo come presidente. Fu scelto Salvatore Reccia come allenatore, Salvatore Pellino come direttore sportivo ed in corso d’opera fu chiamato il più giovane di tutto lo staff dirigenziale, il vicepresidente Antonio Pio Capasso (già Team manager). Dai tornei sui campetti alla final-four di Coppa Campana al PalaCercola in meno di 150 giorni. Solo la terza ripetizione di ultimo rigore ad oltranza impedì alla squadra di sollevare già un trofeo. Poco male dopo aver stravinto la Regular season, la società conquistò la promozione in C2 piazzandosi al primo posto nei play off. È stato lanciato per necessità economiche una campagna tesseramento per ricevere un aiuto nella iscrizione ai campionati. Un nutrito gruppo di tifosi segue il team anche in trasferta. Il salto di categoria impone un duplice sforzo: creare una squadra giovanile Under 19. Per questo è stato ingaggiato il direttore Claudio Franzese, talent scout ed esperto di Futsal. Il settore è in crisi, impoverito dai mancati proventi per l’eliminazione ai mondiali di Russia della nazionale di calcio, ma anche dalla mancata presenza alle Universiadi del 2019 del calcio a 5. Nonostante le difficoltà i dirigenti stanno profondendo il massimo sforzo possibile per riuscire a portare avanti la favola della Real Atellana Due Sicilie. In bocca al lupo. Per seguire l’attività della società basta un “like” sulla pagina della squadra (clicca qui).
Pasquale Ragozzino