Insigne ha firmato con il Toronto, da luglio giocherà nel campionato americano. Dovrebbe percepire circa undici milioni netti a stagione, il Napoli aveva offerto 3,5 milioni oltre ad uno di bonus. Una offerta sicuramente più in linea con quelli che erano i parametri del giocatore e del calcio italiano. Certo è che in un mondo, quello del calcio, sempre più in crisi appare assurdo che si continui a parlare di ingaggi di cinque o sei milioni a stagione, che per le società significano un esborso doppio. Ormai ci si basa quasi soltanto sui contributi televisivi, ed il risultato è il calcio spezzatino e a tutte le ore. Basta guardare a quello che accadrà domani, alla ripresa del campionato. Sempre più partite e, probabilmente, sempre meno interesse per uno sport che si sta perdendo. L’ultima follia la possibilità del campionato del mondo ogni due anni. Sulla falsariga di una Coppa D’Africa che finisce per sovrapporsi ai campionati nazionali, con grave ripercussione sulle squadre che, come il Napoli, hanno giocatori africani tra le loro fila. Ogni quattro anni e senza sovrapposizioni come il campionato europeo no?