Una maglia della Cavese e una bandierina sventolata da una bambina. È bastato questo per scatenare la violenza inaudita di quattro tifosi della Nocerina che si sono scagliati contro l’auto, con a bordo una famiglia cavese. Lo sconcertante episodio si è consumato nel pomeriggio di domenica in una strada centralissima di Nocera Superiore. La vittima dell’aggressione ha presentato denuncia ai carabinieri, sperando che anche con l’ausilio delle telecamere sarà possibile identificare gli autori. Ciò che fa più scalpore è che l’aggressione è stata compiuta sotto gli occhi di una bambina piccola. Il calcio, è il caso di dirlo, non ha nulla a che fare con questi atti di violenza. Domenica, infatti, allo stadio Lamberti si è disputata la gara di serie D tra Cavese e Nocerina. Una partita decisiva per la promozione della compagine bianco blu. Sul rettangolo di gioco e sugli spalti scene di gioia e di festa hanno fatto da contorno alla vittoria dei padroni di casa. Allo stadio sono accorsi in tanti. Per l’occasione intere famiglie con bambini a seguito hanno assistito alla gara che poteva sancire la promozione in serie C. La gara, vista la rivalità tra le due tifoserie, è stata vietata ai tifosi molossi. Il servizio d’ordine, predisposto dal locale commissariato di polizia, non ha incontrato alcuna difficoltà. Non ci sono stati problemi fuori e all’interno dello stadio comunale dove si sono uditi solo slogan e cori di incitamento e sostegno alla squadra. Eppure poche ore dopo a Nocera Superiore si è consumato un episodio gravissimo. Un’aggressione vile nei confronti di una famiglia. Secondo la denuncia, presentata ai carabinieri, l’uomo era in auto con la sua famiglia e indossava la maglia della Cavese mentre la bambina aveva in mano una bandierina bianco blu. È bastato questo per scatenare la violenza inaudita di 4 tifosi della Nocerina che hanno iniziato a dare calci alla macchina nel tentativo di aprire lo sportello. Per fortuna la famiglia è riuscita a sfuggire agli aggressori. Sarà compito dei carabinieri identificare i responsabili. Elementi utili potrebbero arrivare dalla visione delle telecamere, in funzione in zona. Nel frattempo la notizia della vile aggressione ha fatto il giro della città, provocando lo sdegno di tanti. Naturalmente ora l’invito, da parte soprattutto delle istituzioni, è di stigmatizzare quanto accaduto, esprimendo solidarietà alle vittime senza alimentare in alcun modo la spirale di violenza che purtroppo in queste ore ha coinvolto, loro malgrado, alcuni cittadini cavesi. Dalla famiglia arriva il desiderio di dimenticare nel più breve tempo possibile quanto accaduto.

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