Il Mago tiene aggrappata l’Italia agli Europei. Dopo le deludenti sconfitte con Serbia e Germania, la Nazionale di Simone Pianigiani trova finalmente la prima affermazione battendo la Lettonia (71-62), un po’ la cenerentola del girone B che pero’ un anno fa, nelle qualificazioni, diede un brutto dispiacere agli azzurri. Un successo fondamentale per continuare a sognare un passaggio del turno che resta comunque complicato, e guai inoltre a pensare che tutti i problemi siano stati risolti come d’incanto. Perche’ la Lettonia ha messo sotto l’Italia per larghi tratti della gara e solo un immenso Bargnani (36 punti, 7 rimbalzi e 3 stoppate) ha permesso di evitare una figuraccia. I limiti emersi nelle prime due uscite ci sono ancora, con una difesa spesso disattenta e una manovra offensiva che in fase di costruzione stenta a decollare. Ma a voler guardare il bicchiere mezzo pieno, vittoria a parte, c’e’ stata la capacita’ di reazione che contro Serbia e Germania e’ mancata e questo nonostante la giornata non di grazia di Gallinari (9 punti e 7 rimbalzi) e Belinelli (11+5) e un tiro dalla lunga distanza che ha spesso fatto cilecca (4/19). Non c’e’ da stare troppo allegri, insomma, ma nemmeno da deprimersi. Per la prima volta in questi Europei Pianigiani parte in quintetto con i tre Nba, affiancati da Hackett e Carraretto, ma l’avvio e’ caratterizzato da tanti errori su ambo i fronti, con gli azzurri che trovano il primo canestro dopo quasi tre minuti col Mago. Dall’altro lato Kuksiks, alla fine il migliore dei suoi con 19 punti (4/8 da tre) e 6 rimbalzi, ha le mani calde e colpisce con due triple di fila che portano i baltici sull’11-7, e tocca ancora a Bargnani (14 punti nei primi 10′) tenere gli azzurri in linea di galleggiamento anche se al termine del primo quarto l’Italia e’ sotto (18-21). L’inerzia della gara rimane in mano lettone, con il quintetto di Pianigiani sempre a inseguire. Gli azzurri provano ad agganciare gli avversari ma ogni volta vengono rispediti indietro, l’apporto del Beli e del Gallo continua a essere inferiore alle attese e tocca allora al solito Bargnani riportare finalmente l’Italia avanti (29-28) con un tiro in sospensione dalla media distanza. L’incontro, pero’, rimane sul filo dell’equilibrio anche perche’ i ragazzi di Pianigiani soffrono la difesa a zona lettone e cercano troppo spesso la soluzione da 3 con pessimi risultati. Anche a rimbalzo gli azzurri sono poco reattivi, concedono troppe seconde chance agli avversari e il canestro di Bertans, 18enne ala scelto da Indiana all’ultimo draft, manda la Lettonia all’intervallo lungo avanti di due lunghezze (31-33). Alla ripresa l’Italia prova allora a cambiare musica: piu’ reattiva in difesa e in transizione, la Nazionale comincia con un parziale di 6-0 firmato da Bargnani, Hackett e Belinelli. Ma e’ un lampo, con Kuksiks che riporta i suoi avanti e il pitturato che resta zona franca per i lettoni, chiedere a Selakovs (10 punti) per ulteriori informazioni. Se l’Italia resta in gara gran parte del merito e’ cosi’ del Mago, che al tiro si fa perdonare qualche leggerezza di troppo commessa in difesa, mentre nel finale di periodo i segnali di risveglio di Belinelli consentono all’Italia di presentarsi al quarto quarto sul +2 (55-53). La scossa decisiva sembra concretizzarsi subito con le triple di Mordente e Bargnani che spianano la strada al break che vale il massimo vantaggio (66-56), anche se i lettoni ci mettono anche del loro, sbagliando ripetutamente dalla lunetta. La bomba di Bertans del -7 a 1’30” dalla sirena spaventa gli azzurri ma stavolta l’Italia mostra calma e sangue freddo e conduce in porto quella che e’ la vittoria della speranza.

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