Abate dal primo minuto, Balotelli e Pazzini coppia d’attacco in un’Italia che conferma il tradizionale modulo 4-3-1-2. Sono queste le scelte di Cesare Prandelli per la prima delle due amichevoli in programma domani sera in Polonia.

Come di consueto il ct ha annunciato nella conferenza stampa della vigilia la formazione che scendera’ in campo: Buffon in porta; Abate, Ranocchia, Chiellini e Criscito in difesa; De Rossi, Pirlo, Marchisio e Montolivo a centrocampo; Balotelli e Pazzini in attacco. La scelta di puntare su Balotelli e Pazzini, dopo gli infortuni di Giuseppe Rossi e Antonio Cassano, non devono cambiare lo stile di gioco dell’Italia. Prandelli chiede palla bassa, sempre: ”Voglio dare continuita’ al nostro progetto – ha dichiarato il Commissario tecnico riferendosi alle scelte fatte in attacco – per capire se la presenza di due attaccanti piu’ prestanti e di peso rispetto a Rossi e Cassano possa invogliare ad alzare il pallone: la palla invece si deve sempre giocare a terra. Nel primo tempo voglio anche dare continuita’ al centrocampo che ha giocato nelle ultime gare, nella ripresa avra’ spazio Pepe: a lui chiedo anche in allenamento di disturbare il portatore di palla e di dare ampiezza e lo sta facendo bene”. A Balotelli il citti’ chiede di stare tranquillo: ”Mario non deve caricarsi di troppe responsabilita’ e non cercare il gol a tutti i costi. Ha davanti a se’ un futuro straordinario e dipende da lui. Ma il giudizio non e’ legato ad una sola partita: mi auguro che vada in campo sereno, deve pensare alla squadra e attaccare la profondita”’. Al ritorno dalla Polonia, prima del secondo test di martedi’ prossimo all’Olimpico di Roma contro l’Uruguay, con un omaggio ai 150 anni dell’Unita’ d’Italia, la Nazionale potrebbe passare in visita dal presidente della Repubblica Napolitano: un appuntamento in realta’ appeso alla crisi politica di queste ore. ”Il Capo dello Stato – ha detto Prandelli – e’ un punto di riferimento sotto l’aspetto umano e del senso del dovere: se l’incontro sara’ confermato, avra’ qualcosa da insegnarci anche per la nostra avventura in Europa”.

 

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