Aurelio de Laurentiis ufficializza l’addio di Luciano Spalletti al Napoli: “Lui è un uomo libero. Quando qualcuno viene da te e ti dice che in fondo ha fatto il massimo e si è concluso un ciclo della vita, che fai? Ti opponi? Mi ha detto che preferirebbe avere un anno sabbatico, preferisco fermarmi. Lui mi ha dato, io lo ringrazio e gli auguro il meglio: è una grandissima persona e un grande allenatore. Adesso è giusto che continui a fare ciò che ama, rispetterò la sua scelta nonostante il contratto” le parole a ‘Che tempo che fà. Il presidente del Napoli ha anche parlato di come è nata la stagione che ha portato allo scudetto, a partire dalle cessioni pesanti dei vari Insigne, Mertens e Koulibaly: “Secondo me tanti giocatori avevano finito il loro ciclo qui da noi e in conferenza stampa mi chiesero cosa pensassi di fare: io risposi che pensavo di poter vincere il campionato, cosa che ha lasciato sgomenti tutti, Spalletti compreso perché non sapeva ancora chi avevamo acquistato. Gli allenatori si dividono tra chi vuole fare mercato e chi allena, noi gli abbiamo dato una materia prima straordinaria che lui ha fatto crescere”. Ancora De Laurentiis, questa volta sulla questione stadio: “Intitolarlo a Maradona era dovuto, ora voglio farlo diventare del Napoli, il comune ce lo darà per 99 anni e se non farà così, me ne andrò a costruire a Caserta. Voglio un impianto che pulsi sette giorni su sette: devi avere il museo, poter fare concerti e sposare le persone”.

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