Anticipo al sabato per il Napoli di Luciano Spalletti che presenta la sfida di domani in campionato contro l’Udinese. Al Maradona ci sarà ancora una volta il pubblico delle grandi occasioni: sold out il match di Fuorigrotta con 40mila tifosi azzurri che spingeranno la squadra verso l’obiettivo di vittoria e sperando di poter riavvicinare la vetta, oggi occupata dal Milan. Tanti i temi della settimana del Napoli, vittorioso nell’ultimo weekend a Verona dopo aver lasciato in panchina sia Zielinski che il capitano Lorenzo Insigne. Torneranno in campo? Spalletti concederà una nuova occasione? A essere sicuro del posto sembra al momento Victor Osimhen: l’attaccante nigeriano ha superato i fastidi fisici e partirà ancora una volta dal primo minuto. «In questa squadra ci sono professionisti che ogni giorno provano ad andare oltre quello che già si è fatto – ha detto Spalletti -. Vogliono dare il massimo e inventarsi sempre qualcosa. L’ambiente? L’entusiasmo che percepiamo è fortissimo ed è facile da assorbire. Nelle ultime partite era complicato anche arrivare allo stadio. E questo trasmette sensazioni positive alla squadra. Nel prossimo mercato non cercheremo di sicuro altri tifosi, ci bastano quelli che abbiamo. Dobbiamo restituirgli delle soddisfazioni, avanti a noi abbiamo nove storie da raccontare e ne siamo felici. Dobbiamo viverle da protagonisti».
«L’Udinese nasconde molte insidie. Marino e Pozzo sanno costruire le cose per gli obiettivi che vogliono. Sanno ripartire bene, hanno fisicità sulle palle inattive e calciatori di livello che possono avere anche un mercato importante. Dovremo avere equilibrio e gestire la partita. Dobbiamo ricordarci cosa ci giochiamo in queste nove partite. Testa nei piedi e piedi dentro la testa». «Percentuali scudetto? Se guardiamo la classifica, il Milan e l’Inter, che ha una gara da recuperare, hanno maggiori chance al momento. Sulla carta però ognuna delle prime quattro può vincere. Non lo so se squadra che vince non si cambia. Con una settimana piena di lavoro valuto tante cose, ma ho già deciso la formazione per domani. Stavolta non ho neppure un dubbio». «Loro hanno un disegno tattico preciso, sono solidi, proveranno a rubarci palla e ripartire. Dovremo essere bravi a cambiare faccia quando la palla sarà loro o nostra, un 4-3-3 mischiato a un po’ di 4-2-3-1, tanto cambia poco». «I diffidati non sono un problema, sono dei rischi e vanno affrontati. Se qualcuno già pensa a Bergamo senza pensare all’Udinese c’è un problema. Dobbiamo prima vincere domani per pensare all’Atalanta. Vogliamo portarle a casa tutte. E in casa dobbiamo metterci qualcosa in più: se qualcosa non è andato nelle partite precedenti è colpa nostra, non dello stadio». «I grandi risultati si hanno solo con i grandi sacrifici. Durante questa stagione abbiamo preso due lauree alla fatica, ora dobbiamo prenderne i vantaggi. Arbitri? Io ho fiducia in loro e nella tecnologia messa in campo. Siamo tranquilli di poter fare il nostro lavoro, senza essere influenzati dai direttori di gara».