Sei ultras di Nocerina e Brindisi sono stati raggiunti da un’ordinanza cautelare per gli scontri avvenuti il 16 ottobre scorso nel comune di Nocera Superiore. La misura emessa dal gip del Tribunale di Nocera Inferiore ha colpito tre campani e tre pugliesi che, a vario titolo, sono stati sottoposti all’obbligo di dimora e all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria tutti i giorni della settimana. I sei dovranno rispondere di rissa aggravata e del possesso e dell’utilizzo di oggetti contundenti (mazze, bastoni e fumogeni) durante gli scontri tra le tifoserie. Altri 18 ultras risultano indagati per gli stessi reati ma non sono stati raggiunti da misura in quanto incensurati o non gravati da precedenti specifici. Gli scontri erano avvenuti prima del match nel comune di Nocera Superiore, confinante con Nocera Inferiore dove si sarebbe disputata la partita del campionato di calcio di serie D. Secondo la ricostruzione effettuata dai poliziotti del commissariato di Nocera Inferiore e dai colleghi della Questura di Brindisi – coordinati dalla Procura della Repubblica guidata dal procuratore Antonio Centore – la carovana dei tifosi ospiti dopo aver eluso i presidi e controlli predisposti per la loro scorta, avrebbe percorso strade cittadine alterative all’itinerario programmato, giungendo a Nocera Superiore. Contemporaneamente i tifosi nocerini, venendo a conoscenza del fatto, iniziavano a muoversi in gruppo per intercettarli. Successivamente, pochi chilometri prima dell’impianto sportivo, le tifoserie arrivarono allo scontro, provocando grave pericolo per la pubblica incolumità.

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