Desidero condannare fermamente i comportamenti incresciosi e inaccettabili che si sono verificati ieri, in occasione della partita di calcio tra Nola e Afragolese, ai danni della mia compagna, la quale è stata oggetto di offese a sfondo sessista e razziale. Questi atteggiamenti non possono e non devono essere tollerati in nessun contesto, tanto meno nello sport, che dovrebbe essere una festa di condivisione e rispetto reciproco. Si parla tanto di società modello, di comportamenti da imitare, ma se nel 2025 ancora assistiamo ad episodi simili, dobbiamo renderci conto che non è solo il sistema calcio ad essere malato, ma l’intera società. Il fatto che una persona venga offesa semplicemente per il suo essere donna o per la sua provenienza, non può che essere una vergogna assoluta per chiunque si definisca civile. Purtroppo, questi comportamenti non si sono limitati solo alle offese dirette, ma si sono estesi anche al trattamento ricevuto da parte di alcuni dirigenti (pochi, per fortuna), che hanno mostrato atteggiamenti ostili nei confronti di dirigenti ed accompagnatori dell’Afragolese, inclusa la mia compagna. È inaccettabile che l’accoglienza, che dovrebbe essere sinonimo di sportività e rispetto, si trasformi in una vera e propria caccia al dirigente. Ciò nonostante, vogliamo ringraziare la maggior parte dei dirigenti ospitanti per l’accoglienza dimostrata, che contrasta fortemente con questi episodi di intolleranza. A noi, come Afragolese, non resta che voltare pagina e andare avanti, con la consapevolezza che continueremo sempre a promuovere la cultura della legalità, del rispetto e dell’inclusività, che sono e saranno sempre i pilastri del nostro cammino. Forza Afragolese!

Raffaele Mosca
(Presidente Afragolese)

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