CASERTA – Questa mattina un grave incidente è occorso tra un gruppo di lavoratori della Progetto Industrie che scioperava perché non ricevono da oltre sei mesi le loro spettanze, nonostante impegni presi dall’Azienda, e un gruppo di lavoratori della Mirabella Spa, della stessa proprietà industriale, mandati dall’Azienda a lavorare al posto dei lavoratori in sciopero. CGIL-CISL-UIL stigmatizzano l’accaduto individuando nel comportamento dell’Azienda il motivo della tensione, un comportamento inaccettabile teso a far scoppiare una guerra tra poveri.

“Purtroppo -scrivono i segretari provinciali – questo caso non è isolato: la crisi in atto che si è abbattuta con particolare virulenza sul nostro territorio non può giustificare la violazione costante e in molti casi ripetuta da parte di aziende (ultimo caso l’OMA SUD) che non pagano lo stipendio ai lavoratori se non dopo mesi; non giustifica la stessa INPS che eroga gli ammortizzatori sociali con enormi ritardi. Il territorio casertano è già investito da numerose vertenze che hanno ricadute sociali importanti sul terreno occupazionale; già si sta montando un clima di forte tensione che può avere ripercussioni anche sul terreno dell’ordine pubblico. Se a questo si aggiungono situazioni come quella di cui sopra, peraltro causata da un’Azienda che è presente in appalti pubblici e nell’Accordo di programma per l’area S.Gobain, si può concludere che la misura è ormai colma. CGIL-CISL-UIL sollecitano con preoccupazione e vigore un intervento di tutte le istituzioni dello Stato, segnalando peraltro che mentre ai datori di lavoro inadempienti nessuno dice niente, ai lavoratori in lotta spesso capita di trovarsi addebitate sanzioni penali o pecuniarie. Questa situazione non regge più, il clima sociale rischia di intorbidirsi: quando si arriva alla contrapposizione cercata tra lavoratori e lavoratori si arriva ad un punto di non ritorno. Il sindacato casertano, che ha lavorato e lavora per dare sbocchi positivi alle ansie dei lavoratori e delle loro famiglie ha bisogno di interlocutori responsabili e non di chi alimenta un clima di disperazione e di scontro. Pertanto CGIL-CISL-UIL chiedono alla Prefettura di Caserta un Tavolo di confronto con le associazioni imprenditoriali, con le istituzioni, con l’INPS per discutere nel concreto di questa situazione pericolosa per la coesione sociale. Tavolo che si rende ancor più urgente tenuto conto che di fronte agli effetti della crisi e a casi come quelli sopra denunciati si allarga il ricorso delle famiglie all’usura, che costituisce il principale canale di accumulazione della camorra. Chiedono inoltre alla Procura della Repubblica di predisporre indagini in materia di aree industriali dismesse, accaparrate con falsi salvataggi industriali a cui non corrisponde altro che la messa in strada dei lavoratori, un fenomeno questo di proporzioni gigantesche essendo valutabile in 6 milioni di metri quadri la superficie complessiva delle aree in questione. Al Comune di Caserta, infine, in qualità di soggetto sottoscrittore dell’Accordo di programma per l’area S.Gobain si chiede di rimettere in piedi la cabina di regia per monitorare lo stato di avanzamento dei contenuti dell’Accordo, ormai da anni non attivata”.

 

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