Il Napoli batte il Barcellona in amichevole, ma c’è poco da esaltarsi, innanzitutto perchè il risultato matura nel finale quando per i catalani, ad esclusione di Montoya, è in campo tutta la squadra Primavera, ed in secondo luogo per le innumerevoli assenze dei titolari (Messi, Neymar, Suarez, Xavi, Mascherano, Dani Alves, Mathieu e Song) che snaturano inevitabilmente la squadra di Luis Enrique. Per gli azzurri, comunque, è pur sempre una vittoria bene augurante e, soprattutto, è un ottimo allenamento di sapore internazionale, in vista dei preliminari di Champions League che i napoletani giocheranno fra due settimane. Benitez deve fare a meno di Higuain, nonostante che il Pipita, che si allena soltanto da tre giorni, abbia raggiunto la squadra in Svizzera nel pomeriggio, dopo essersi allenato a Castel Volturno assieme ad Henrique, un altro dei reduci dal Mondiale, appena messosi a disposizione del tecnico madrileno. Higuain è in panchina ma, ovviamente, non è nelle condizioni giuste per scendere in campo. Nel Napoli giocano inizialmente Britos, spostato sul lato sinistro della difesa a quattro, e Gargano, posizionato dinnanzi all’ area di rigore. Si tratta di due calciatori che, presumibilmente, sono destinati a cambiare aria e forse è proprio questo il motivo per il quale Benitez cerca di metterli in vetrina. La partita vera dura 60 minuti. Al 15′ della ripresa, infatti, Luis Enrique richiama in panchina sette calciatori e li sostituisce con altrettanti ragazzi della Primavera. Nel Napoli, Benitez centellina, invece, i cambi ed evita di snaturare troppo repentinamente la squadra. Fin quando in campo ci sono gli adulti, gli azzurri lasciano il predominio del gioco al Barcellona. Attendono gli avversari nella propria metà campo e ripartono in contropiede. Le occasioni da gol arrivano su entrambi i fronti. Nel Napoli, Rafael diventa protagonista in un paio di circostanze, fermando gli spagnoli lanciati a rete. Sull’altro fronte sfiorano il gol Hamsik, con una conclusione di testa ed Insigne, che non riesce a deviare un traversone rasoterra in arrivo dalla fascia destra. Nella ripresa il gioco si fa più frammentario e confusionario ed i moltissimi cambi non contribuiscono a rendere la partita più spettacolare. I ragazzini del Barca ci mettono tutta l’intensità e la generosità di cui sono capaci, ma i ‘vecchi’ e più esperti napoletani non corrono mai pericoli veri. Nel finale Dzemaili trova un tiro da fuori area che non sembra imparabile. Il portiere Bravo ci mette i guantoni, ma il pallone gli piega le mani e finisce in fondo alla rete. Matura così per gli azzurri una vittoria che sicuramente serve per il morale, in attesa che il mercato risponda adeguatamente alle aspettative di Benitez e che, soprattutto, l’urna dell’Uefa non faccia brutti scherzi, regalando al Napoli un’avversaria abbordabile per i preliminari di Champions..


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