Trecento firme, in attesa del via libera del Comune, per le ronde antiabusivi. I tassisti della sigla sindacale Usb, quando saranno fuori servizio, andranno in giro a stanare gli abusivi che prendono d’assalto i turisti e li truffano con tariffe fuori mercato. «Sono oltre 100 i taxi abusivi a Napoli», spiega il sindacalista Mimmo Matarrese, tassista e sindacalista Usb, e sono variegati i sistemi del viaggio irregolare a pagamento, «che qui si porta via quasi il 50 per cento del mercato, proponendo prezzi altissimi ai malcapitati». Il prato fiorisce ancor più d’estate, con i turisti che spesso sfruttano la città come transito per isole e costiera. Porto, stazione e aeroporto i punti più caldi. Posti in cui basta allenare l’occhio per trovare immediatamente in agguato il sedicente tassista. Le piazze abusive variano con le stagioni: «In autunno e inverno – spiega Matarrese – gli irregolari li trovi anche nella zona ospedaliera, al carcere di Poggioreale e in piazza Medaglie d’Oro», al Vomero. Tutta Napoli è coperta dal servizio. Qualche esempio, tratto dal tour nel mondo del taxi-pezzotto napoletano. Capodichino, zona arrivi. Un uomo benvestito esclama «taxi» e avvicina con un ottimo inglese una coppia di ragazzi stranieri appena atterrati. Li convince. Prende una delle loro valigie e li accompagna verso la propria auto parcheggiata. Apre il cofano e carica i bagagli. Nel caso specifico, un tassista – regolare – si accorge di tutto e interviene. Dopo un’accesa discussione impedisce la corsa illegale e carica i ragazzi sulla sua vettura.

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