«Ieri, ancora una volta, l’assemblea dei soci della Mostra D’oltremare in seconda convocazione, non si è svolta. Il Presidente del collegio sindacale, come previsto dalla legge, ha imposto che il nuovo CDA venga nominato entro trenta giorni, pena il commissariamento. Sono a rischio 50 milioni di finanziamenti europei e il futuro dei lavoratori dell’Ente» lo afferma in una nota il consigliere regionale del PD Antonio Amato «Siamo di fronte ad una gravissima irresponsabilità istituzionale del Comune di Napoli e della Regione Campania che continuano a non trovare una soluzione definitiva per superare l’impasse che da mesi paralizza il Cda della Mostra. Si rischia di vanificare gli effetti economici e produttivi che, per Napoli e la Campania, potrebbero derivare dal Master plan 2014/2016 approvato a maggioranza. Il perdurare di questa situazione crea il blocco delle attività, mette in grave pericolo il lavoro di 50 dipendenti e delle ditte fornitrici di servizi. Anche gli sforzi fatti per la riapertura dello Zoo e dell’Edenlandia potrebbero essere vanificati. E resta poco tempo» continua il consigliere PD «per non perdere i circa 50 milioni di euro di finanziamenti europei da destinare ad infrastrutture interne alla Mostra ed alla riqualificazione di immobili, tra cui la Torre delle Nazioni e il Padiglione Libia, per i quali non è stata indetta ancora nessuna gara ma la cui rendicontazione è prevista per dicembre 2015. La Mostra D’Oltremare, unica al mondo nel suo genere, vincolata dalla Soprintendenza Architettonica ed Archeologica, resta uno dei principali poli di impulso produttivo e culturale della nostra regione» conclude Amato «La kafkiana situazione che si è determinata è intollerabile. Comune, Regione e Camera di Commercio diano un segnale di responsabilità».

 

 

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