Santa Maria c.v. “Il Puc e il Siad rischiano di essere sventolati come una sorta di bandiera dall’amministrazione di sinistra Mattucci-Di Muro-Stellato, per tentare di recuperare o aggregare qualche forza politica, o qualche esponente, visti i numeri risicatissimi che hanno in consiglio comunale, dovuti al plateale fallimento dei quasi quattro anni del loro mandato elettorale”. Queste le parole del referente del Ncd sammaritano Salvatore Mastorianni, in merito alla nuova attenzione che stanno suscitando in città il Puc e il Siad. “Quest’amministrazione – incalza ancora Mastorianni – ha indiscutibilmente fallito tutti gli obiettivi programmatici che si era prefissata ed ecco perchè a quasi un anno dalla fine del mandato, sta venendo meno il collante, tra le varie anime di questo governo cittadino, che in ogni caso non era assolutamente basato sulla condivisione di valori o ideali politici, ma solo sulla strenua volontà di occupazione di poltrone. Si è sempre trattato, infatti, di una mera sommatoria di sigle, civiche di sinistra e di destra, praticamente una sorta di “Caravanserraglio politico”, che non poteva non partorire un simile fallimento amministrativo. Andando incontro all’ultimo anno di mandato elettorale, un simile elefante con le gambe di argilla, doveva per forza di cose iniziare a crollare su se stesso ed era normale che provasse a ritrovare nuova linfa, sbandierando ai quattro venti l’eventualità di far giungere a conclusione due importanti partite urbanistiche della nostra città, rappresentate dal Puc e dal Siad. Ci sarebbe forse solo da osservare che se una simile maggioranza, così variegata ed eterogenea, non è riuscita a raggiungere tali obiettivi così importanti, nei primi quattro anni, avendo certamente numeri più solidi, non potrà cetto farlo negli ultimi 12 mesi viste le condizioni in cui si trova. La verità è che un simile ormai sgangherato cartello elettorale di sinistra, sta utilizzando questo tipo di argomenti quasi come ultima carta, per tentare di far rimanere a galla la sua fallimentare amministrazione politica, capace solo di aumentare le aliquote delle imposte comunali, di portare un ancora maggiore degrado nelle periferie cittadine, di far stare nell’abbandono più assoluto il centro storico e finanche di dar luogo allo smembramento del secolare tribunale sammaritano. Più fallimentare di così non si poteva”.