Da giovedì 4 a sabato 6 dicembre presso la Mostra d’Oltremare di Napoli, Slow Food Campania in collaborazione con la Condotta di Napoli partecipa alla prima edizione di “Gustus”, evento organizzato da Progecta specializzata da 19 anni nell’organizzazione di fiere: un appuntamento che mira a diventare il punto di riferimento per gli operatori dei settori agroalimentare ed enogastronomico del Sud Italia. Slow Food Campania occuperà oltre 130 metri quadri di spazio espositivo, ospitando piccole aziende della filiera agroalimentare “buona pulita e giusta”, ovvero interpreti dei principi alla base della filosofia associativa. Saranno infatti presenti i produttori dei Presìdi Slow Food e le Comunità del Cibo della Campania e della Basilicata, testimoni di un modo virtuoso di produrre ciò che mangiamo. Grande attenzione sarà data al rapporto B2B in quanto il confronto con il mercato è un’occasione fondamentale per tutti i produttori ma ancor più per le piccole aziende che custodiscono la sapienza dell’artigianato e dedicano la loro attività alla produzione dell’eccellenza agroalimentare. Nella giornata del 6 dicembre, l’unica aperta al pubblico, Slow Food propone inoltre la presentazione dell’edizione 2015 delle Guide “Osterie d’Italia” e “Slow Wine” con la partecipazione di Locali e Cantine che hanno ottenuto la Chiocciola o la Segnalazione, i quali offriranno al pubblico un esempio di alcuni piatti simbolo della loro cucina e un banco d’assaggio dei vini premiati. Giuseppe Orefice, Presidente Slow Food Campania e Basilicata, nel commentare l’entusiasmo per la partecipazione, dichiara: «Siamo lieti di offrire il nostro contributo a una manifestazione che intende essere, sin da questa prima edizione, un nuovo importante punto di riferimento per il mondo agroalimentare ed enogastronomico del Sud Italia, in primo luogo per incentivare il dialogo tra i produttori e i buyers. La nostra partecipazione è il segno della sensibilità dimostrata dagli Organizzatori verso le nostre tematiche ed evidenzia la necessità di guardare con occhi sempre più attenti all’agricoltura familiare e di piccola scala».

 

 

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