C’e’ stata una trattativa tra gruppi di Casalesi facenti capo al boss Antonio Iovine – ‘O ninno – ed agenti dei servizi italiani per bloccare l’ala stragista facente capo a Giuseppe Setola e per concedere vantaggi a Iovine. Secondo quanto raccontano oggi alcuni quotidiani, la vicenda, oggetto di indagine e confermata da due pentiti, si riferisce al periodo 2008-2009 quando Iovine era latitante. Il contesto è quello di un periodo critico con attentati, intimidazioni, omicidi; nel mirino parenti di commercianti, dissociati, pentiti. Ma, tra gli obiettivi ipotizzati, anche magistrati ed esponenti della società civile ed in ballo a questo proposito si fa riferimento anche alla possibile utilizzazione di 50 chilogrammi di tritolo. L’incontro tra componenti dei Servizi ed emissari di Iovine sarebbe avvenuto in Versilia. Tuttavia le condizioni poste da ‘O ninno’ sarebbero state giudicate irricevibili. Il boss avrebbe chiesto la scarcerazione della moglie e maggiore libertà di agire nel territorio di riferimento


 

 

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