“Il parco non ha dato nulla in tal senso e guai se si svolgesse un referendum dentro o fuori il parco. Se c’è stata tutela è merito dei residenti, dei concittadini – ha aggiunto esprimendo autocritica anche sulla mancata adozione del piano-parco(vero atto di pianificazione mancante da sempre ndr).Occorre tutelare in primis gli uomini”. Spunti e temi ripresi da Pirro (legambiente) :”occorre sì ridare fiducia ad un territorio sfiduciato – ha replicato non senza fare richiamo alle scarse ricadute di investimenti nell’area oltre a criticare l’ente regionale. “Il discorso di Fausto( Perrone ndr) ha riportato i piedi per terra- ha dichiarato denunciando la fase di desertificazione con riferimento alla perdita di uffici pubblici/servizi collettivi o disagi nei trasporti per cui occorre davvero trovare gli strumenti giusti”.
Ma un passaggio significativo è avvenuto dopo parlando di“ fallimento del parco regionale” spiegandone i termini anche perché interrotto e sollecitato dal presidente De Nicola: “il parco non è sentito dai cittadini, vista come un’astrazione, e dagli amministratori , espressione delle comunità ; è mancata un vera cittadinanza del parco” per cui ritiene ancora stringente ed utile un “lavoro culturale” nelle scuole, nei paesi”. Da qui occorre ripartire anche per non ripetere gli errori del passato : occorre mettere in campo un percorso da basso, partecipato” esigenza messa in luce prima anche da Pirro. Il presidente De Nicola, controbattendo a Leuci, ha segnalato la lontananza, assenza degli amministratori nella vita del parco. Tutti favorevoli al nuovo da istituire parco nazionale ? Il presidente De Nicola non si è pronunciato ,un sì condizionato di Leuci a fronte di sì incondizionato del sindaco Montoro che ha menzionato l’esperienza in corso sul fronte della valorizzazione turistico- ambientale tra territori molisani, campani ed abruzzesi .”Noi abbiamo fatto una battaglia per entrare nel parco perché in una delle prime ipotesi di perimetrazione eravamo fuori insieme a Capriati al Volturno e Prata Sannita. L’interrogativo continuerà a risuonare nelle comunità territoriali. Arriverà in regione la grande accusata?
Michele Martuscelli