Siamo ormai abituati a matrimoni, divorzi e ritorni di fiamma nel Pd di Caserta. Ma stavolta il “gioco delle coppie” potrebbe riservare una sorpresa clamorosa. Impensabile, fino a ieri. Che neanche la fervida immaginazione di un romanziere di successo potrebbe partorire. Stefano Graziano e Nicola Caputo assieme appassionatamente. Per ora il “fatidico sì” non c’è. Ci sono però contatti, abboccamenti, prove tecniche d’intesa. A spingere per il matrimonio dell’anno della politica casertana è l’area Graziano. Già prima della mozione di sfiducia a Raffaele Vitale, bocciata per una manciata di voti, gli emissari del presidente regionale del partito avevano chiesto e ottenuto una serie di incontri tête-à-tête con i caputiani. Sul tavolo l’ipotesi di un “compromesso storico” per prendere in mano le redini del Pd casertano tagliando i “rami secchi” (i dissidenti). In soldoni, si è lavorato per creare un nuovo assetto basato sull’asse Graziano-Stellato da un lato, e Caputo dall’altro. Vitale sarebbe rimasto segretario facente finzione. Ovvio. E le due componenti avrebbero fatto fifty-fifty per tutte le altre cariche politiche, dall’esecutivo provinciale alla direzione. Un’intesa che avrebbe avuto anche significativi risvolti in vista delle regionali, con un patto di non belligeranza tra i candidati Graziano e Dionigi Magliulo. Per non parlare degli enti strumentali ancora in ballo come il Consorzio Idrico. Gli amoreggiamenti ante-mozione non sono andati oltre un flirt. Caputo ha detto “no, grazie”. Ma l’esito del voto sulla sfiducia a Vitale ha riaperto le porte a un possibile clamoroso matrimonio. I gruppi Graziano-Stellato sono consapevoli che è impossibile governare il partito in queste condizioni. E allora ecco il colpo di scena. A quanto pare stavolta sarebbe stato lo stesso Graziano, dopo l’assemblea del 10 gennaio, a telefonare a Caputo per ragionare su una gestione comune del Pd. Ma anche stavolta l’europarlamentare avrebbe, almeno per ora, declinato l’invito. Per adesso sembra fantapolitica. Ma potrebbe diventare il “gioco delle coppie”.












