Continua anche a Napoli la mobilitazione contro il “piano casa” del Ministro Lupi. Ieri, occupanti di case e attivisti della campagna per il diritto all’abitare Magnammece ‘o Pesone hanno occupando la sala consiliare della II Municipalità per protestare contro gli effetti del decreto Lupi e chiedere un tavolo tecnico per lo sblocco delle residenze per gli occupanti casa. In particolare, nel mirino dei movimenti è finito l’articolo 5 del cosiddetto Piano Casa, il quale vieta l’allaccio di acqua, luce e gas a chi occupa abusivamente un’abitazione, sia essa pubblica o privata. Agli occupanti si vieta, altresì, la concessione da parte dei comuni della residenza. “Una misura meramente repressiva” denunciano i movimenti, che, di fatto, nega diritti basilari e inalienabili connessi alla residenza – sanità, welfare cittadini, istruzione, voto etc.- precludendo addirittura l’accesso a servizi fondamentali per il soddisfacimento dei bisogni primari, come acqua, luce, e riscaldamento. Si costringe così – denunciano i manifestanti- chi già subisce il trauma della perdita della casa a vivere una situazione ancor più degradante. Intanto ieri si è ottenuto un incontro con il presidente della II Municipalità, Francesco Chirico, il quale si sarebbe impegnato per un nuovo incontro, mercoledì prossimo, insieme agli addetti dell’ufficio tecnino, al fine di scrivere una delibera pilota sul diritto di residenza per le persona in emergenza abitativa.
Luca Leva