Arrestato a luglio dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma per l’omicidio di Roberto Musci, avvenuto la mattina del 23 gennaio 2014 alla periferia di Roma, Giancarlo Orsini ha deciso di collaborare con la giustizia confessando di essere un killer di professione e fornendo dettagli su sei fatti di sangue a cui aveva partecipato e su altre persone coinvolte.

Le dicharazioni di Orsini sono state il punto di svolta per risolvere tre omicidi e tre gambizzazioni che si sono verificate a Roma tra il 2013 e il 2014. Inchiodato dalle prove Orsini ha deciso di confessare di essere stato l’esecutore materiale dell’omicidio Musci e si è autoaccusato di altri cinque fatti di sangue. In seguito ad approfondite indagini, con analisi del Ris e riscontri investigati, si è arrivati ai mandanti arrestati oggi dai carabinieri di Roma e dagli agenti squadra mobile. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori Orsini, che in passato aveva lavorato come buttafuori in locali notturni, era conosciuto negli ambienti criminali e aveva un vero e proprio tariffario: 25 mila euro per gli omicidio e dai 3 ai 4 mila euro per ferimenti e gambizzazioni.

 

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