Il Comune di Napoli ha affidato per i prossimi 30 anni la gestione del ciclo integrato dell’acqua cittadina ad Abc azienda speciale. Lo prevede la convenzione approvata a maggioranza dal Consiglio comunale di Napoli. Non hanno partecipato al voto Ncd e Fratelli d’Italia. Il testo prevede, inoltre, che Abc debba presentare il proprio piano industriale entro il 31 ottobre 2015. Il sì del Consiglio comunale si inserisce in una disputa tra Comune e Regione Campania secondo cui devono essere gli Ato ad affidare la gestione del servizio. Ad oggi, tuttavia, – come spiegato dal vicesindaco Tommaso Sodano – la Regione non ha ancora definito gli Ato. Il sì dell’aula di via Verdi ha raccolto la soddisfazione dei comitati in difesa dell’acqua pubblica che erano presenti in aula. A sancire la vicinanza di intenti tra amministrazione comunale e comitati, la stretta di mano tra il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e padre Alez Zanotelli rappresentante dei comitati. “Il Comune – ha affermato Zanotelli – ha avuto il coraggio di obbedire all’esito del referendum dando concretezza alla volontà del popolo. Oggi le multinazionali vogliono mettere le mani sull’acqua che è diventata l’oro blu del nostro tempo. Spero – ha concluso Zanotelli – che altre città d’Italia prendano Napoli ad esempio”.

 

 

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