In Italia ”solo” il 27 per cento dei lavoratori è iscritto a fondi di previdenza complementare. I dati sono stati resi noti da Alberto Brambilla, presidente CTS Itinerari previdenziali, in occasione della presentazione della Giornata Nazionale della Previdenza e del Lavoro in programma a Napoli dal 12 al 14 maggio.

Dal rapporto si rileva che sono appena 6 milioni i cittadini italiani che investono le proprie risorse economiche in fondi pensione mentre sono 15 milioni coloro che ‘investono’ denaro nel gioco d’azzardo e 13 milioni coloro che utilizzano i propri soldi per chiedere previsioni a maghi e fattucchiere. La spesa annuale per fondi pensione è pari a circa 7 miliardi, mentre quella per il gioco d’azzardo è di 24 miliardi e quella in magia di circa 17 miliardi di euro. Il 70 per cento della popolazione, sottolinea il rapporto, non conosce gli aspetti legati al welfare. L’investimento pro capite annuo in fondi pensione, pertanto, è di circa 1900 euro mentre quello nel gioco è di 1300 euro e in magia di 600 euro. Numeri secondo cui, in 10 anni, gli italiani hanno speso ”appena” 113,13 miliardi di euro in fondi pensione mentre sono stati ‘bruciati’ nel gioco 240 miliardi e in previsioni magiche 166 miliardi. il rapporto, infine, compara la situazione italiana con quella degli altri Paesi. Dai dati emerge che l’Italia, tra i Paesi Ocse, per l’anno 2013, si posiziona tra le nazioni ”fanalino di coda” nel rapporto tra patrimonio dei fondi pensione e Pil che si attesta sotto il 7 per cento, mentre la media dei Paesi Ocse è del 70, confronto che non migliora nemmeno guardando il raffronto con i Paesi non Ocse.

 

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