Questa mattina, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Mondragone hanno dato esecuzione all’ordinanza cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti degli indagati indagati due dei quali finiti in carcere, uno gli arresti domiciliari e agli altri due l’obbligo di dimora. Nei confronti degli indagati sono stati ritenuti sussistenti gravi indizi di colpevolezza in relazione ai reati di furto in abitazione , di furto aggravato , di rapina impropria , estorsione e ricettazione . L’attività investigativa, condotta dall’aprile al settembre del 2013, trae origine dalle indagini svolte dalla Procura presso il Tribunale di Napoli – D.D.A. in merito a gravi episodi di estorsione commessi a Mondragone nel mese di aprile 2013. Nel corso della medesima attività, l’attenzione degli inquirenti si era concentrata su Antonio Razza, il quale, insieme con altri, ha realizzato, dal giugno al settembre 2013, una serie di reati contro il patrimonio di competenza di questo Ufficio. Il materiale investigativo sino ad allora acquisito – frutto di intercettazioni telefoniche e ambientali nonché di accertamenti di riscontro sul territorio – ha permesso di ricostruire il modus operandi del gruppo criminale, che è riuscito, in soli quattro mesi, a realizzare furti, rapine ed estorsioni ai danni di cittadini italiani e stranieri nei territori di Mondragone, Formia e Scauri. Il metodo utilizzato dagli indagati era sempre lo stesso: essi effettuavano preliminarmente un sopralluogo sull’obiettivo da colpire; realizzato poi il furto o la rapina, si adoperavano per ricettare il bene illecitamente acquisito. In particolare, l’attività investigativa ha permesso di accertare la realizzazione di: nove furti, di cui due tentati, all’interno di abitazioni, locali pubblici e aperti al pubblico. Particolarmente significativo è stato quello perpetrato all’interno della Caserma dei Vigili del Fuoco di Mondragone, ove gli indagati hanno asportato un ingente quantitativo di carburante per poi ricettarlo; una rapina impropria,relativa ad un autocarro sottratto al titolare di una masseria; tre episodi di estorsione attraverso il sistema del “cavallo di ritorno”. In particolare, in due occasioni, le vittime, considerata l’utilità dei beni sottratti (autocarri o motocicli), avevano ceduto all’attività estorsiva, versando al gruppo criminale la somma di dana/o] richiesta, in cambio della restituzione dei beni loro sottratti.


 

 

ECCO I NOMI

GERVASIO Carlo, nato a Formia il 10.12.1983

EL ATI Nabil, nato in Tunisia il 23.12.1978

FIORILLO Giuseppe, nato a Mondragone il 20.6.1967

GIRELLA Pietro, nato a Francolise il 10.4.197

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