Tre persone sono morte e altre quattro sono rimaste ferite nell’esplosione di una nota fabbrica di fuochi di artificio, la “Pirotecnica dei fratelli Schiattarella”, avvenuta a metà mattinata a Ponte Riccio, al confine tra Qualiano e Giugliano in Campania, hinterland a nord di Napoli. Tre dei feriti hanno riportato lesioni piuttosto gravi; il quarto è stato dimesso dopo l’intervento dei sanitari. Al momento non si esclude che sia stato un errore umano a provocare lo scoppio. La tragedia ha spinto la presidente della Commissione d’inchiesta Infortuni sul Lavoro del Senato, Camilla Fabbri, a chiedere, alle autorità competenti una nota informativa sull’incidente, “per permettere alla Commissione di espletare le proprie attività istituzionali”. La deflagrazione, udita a chilometri di distanza, ha innescato anche un incendio: sul luogo della tragedia sono giunti subito gli agenti del locale commissariato, guidato dal primo dirigente Pasquale Trocino, i vigili del fuoco e parecchie ambulanze del 118. Tutte le persone coinvolte lavoravano per la fabbrica. Il primo a perdere la vita a causa delle gravi ferite riportate è stato Luigi Capasso, 45 anni. Un altro ferito grave, Raffaele Vallefuoco, 65 anni, è invece deceduto poco dopo, durante il trasporto nell’ospedale di Pozzuoli (Napoli). Nel primo pomeriggio il bilancio si è aggravato: è morto, in ospedale, uno dei feriti gravi, componente della famiglia titolare della fabbrica: si tratta di Raffaele Schiattarella, 55 anni. Anche lui aveva il corpo devastato dall’esplosione e malgrado l’impegno dei sanitari, non c’è stato nulla da fare. I feriti sono stati poi recuperati dal personale medico e trasferiti in alcuni ospedali di Napoli e provincia: due, gravissimi, sono stati ricoverati nel reparto grandi ustionati dell’ospedale Cardarelli del capoluogo campano. Gli altri sono stati portati negli ospedali di Pozzuoli e di Giugliano in Campania. L’intera area è stata sequestrata dalle forze dell’ordine. L’azienda aveva tutto in regola: permessi e autorizzazioni. La forte deflagrazione ha praticamente distrutto tutto. Solo qualche baracca è rimasta in piedi. I soccorritori, giunti sul luogo della tragedia, si sono trovati davanti uno scenario raccapricciante, con i corpi delle vittime a terra e la fabbrica, composta da vari fabbricati, quasi completamente devastata da scoppio e fiamme. La famiglia Schiattarella è molto nota nella zona: in passato ha partecipato a numerose competizioni, anche di livello nazionale.