Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa dell’opposizione di Casapesenna in merito all’infuocato consiglio comunale. “Un consiglio comunale infuocato quello tenutosi il 25 Luglio nel territorio locale. Infatti, ad uno dei punti all’ordine del giorno dove si doveva discutere degli immobili acquisiti a patrimonio comunale (tra I quali figura quello del primo cittadino con deliberazione n.46 del 09/05/2014 della commissione straordinaria), ne è scaturito un duro scontro verbale. Infatti all’invito del consigliere Garofalo,rivolto al Sindaco, di non farlo partecipare alla votazione per la vendita di nessun bene comunale visto che vi è un palese conflitto d’interesse dato che è l’abitazione dove abita attualmente, la vicesindaco Zagaria ha accusato i consiglieri di opposizione di aver effettuato un abuso nel portare in Consiglio la suddetta deliberazione, dato che l’intento degli stessi era quello solo di infagare il sindaco. Davanti a tutto ciò, non ha esitato nel rispondere la consigliera Petrillo che ha evidenziato come la vicesindaco stesse commettendo un grave errore visto che si trattava di atti pubblici, e che tutti possono visionare. Allora davanti a questo scontro verbale il presidente del consiglio comunale Fontana infastidito ha messo alla porta la consigliera Petrillo, perché accusata dallo stesso di non aver richiesto la parola. A riguardo si esprime il capogruppo di Noi Casapesenna Antonio Garofalo che afferma: “ciò che è avvenuto è stato pazzesco/assurdo. Toccata la questione (dolente) della casa del sindaco, l’ amministrazione non sapendo cosa rispondere ha messo prima fuori la Petrillo mediante il presidente Fontana, e poi ovviamente per essere solidali a quest’ultima ci hanno messo nelle condizioni di abbandonare la seduta d’assise”. “Sbalordito dall’atteggiamento del sindaco che per non ammettere – continua Garofalo – che il proprio immobile è del Comune, continua a camuffare il tutto affermando che presso l’ufficio preposto c’è stato un errore, e che a riguardo c’è anche a sua favore una sentenza, a noi tutt’oggi invisibile”. Disgustato da questa presa di posizione del sindaco, Garofalo chiede: ci rendiamo conto che vi è un palese conflitto d’interesse? Ci rendiamo conto che l’approvazione della non vendita degli immobili comunali è nulla perché vi ha partecipato anche il sindaco? Forse il sindaco afferma tutto ciò perché a pagina 20 della deliberazione sopra citata l’immobile n.49 non è quello in cui abita? Oppure vuole prendersi gioco di tutta la cittadinanza? “Una cosa è certa – evidenzia – che ci ritroviamo come primo cittadino un sindaco illegittimo, visto che si trova all’interno di un’abitazione di proprietà comunale e sulla quale minimamente non può esprimere il proprio parere”. In conclusione Garofalo mette in risalto: “cari cittadini purtroppo siamo alla sbaraglio, viste le continue anomalie che segnano un operato di questa amministrazione basato solo sulle festicciole”.

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