“Sono io quello che cercate”: sono le poche parole che Raffaele Rende, 27 anni, ha detto agli agenti della Polizia di Stato che lo hanno rintracciato, ieri sera, in un un appartamento di San Giovanni a Teduccio dopo due giorni di caccia all’uomo scattata dopo il ferimento, giovedì sera, del poliziotto Nicola Barbato durante un servizio antiracket a Fuorigrotta. A Rende è stato notificato un decreto di fermo della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli quale indiziato di duplice tentativo di omicidio, estorsione aggravata, detenzione e porto abusivo di arma, tutti reati aggravati dalle modalità mafiose. Gli stessi pm della Dda, con il procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, lo hanno interrogato a lungo nella notte nella Questura di Napoli, da dove – si apprende da fonti della Questura – è stato poi trasferito nel carcere di Secondigliano.
Il video dell’uscita dalla Questura