Convalidato l’arresto in flagranza, operato dai carabinieri di Marcianise, di due sindacalisti per concorso in estorsione e ha disposto gli arresti domiciliari. Le indagini sono scaturite dalla denuncia presentata ai carabinieri di Marcianise da un ristoratore di Marcianise, il quale lamentava di aver ricevuto richieste da parte di Andrea Ventriglia e Giuseppe Caccavale, sindacalisti della Cisl di Caserta. I comportamenti illeciti dei due sindacalisti si inserivano in una vertenza sindacale fra l’imprenditore (denunciante) ed una propria dipendente e, dunque, facevano leva sulla chiusura bonaria della vertenza medesima, grazie alla loro attività di mediazione. I due, infatti, approfittando della vertenza sindacale, avevano, più volte, a partire da settembre scorso, minacciato l’imprenditore, prospettando, a lui ed al suo consulente del lavoro, ostacoli (quali riunioni sindacali di domenica, scioperi, ispezioni da parte dell’Ispettorato) al regolare svolgimento dell’attività lavorativa, se non avesse corrisposto la somma di 3mila euro, poi ridotta a 2mila euro, a titolo di compenso illecito per la mediazione sindacale. Fra i comportamenti illeciti dei due sindacalisti, diretti a procurarsi l’illecito profitto, anche quello volto ad indurre l’imprenditore del settore della ristorazione a convincere i propri dipendenti ad iscriversi alla sigla sindacale Fisacal. Sulla scorta di ulteriore attività di indagine, coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere,lo scorso 15 ottobre, i due indagati si presentavano all’appuntamento concordato con la persona offesa per la risoluzione della vertenza sindacale e, dopo aver ribadito le garanzie connesse alla “collaborazione” promessa, intascavano l’indebita somma in denaro pari a 2200 euro.
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