Abbassare la pressione. Sgombrare la testa dei giocatori dal peso di una concentrazione prematura ed eccessiva. Questa la mission di Maurizio Sarri alla vigilia della “partitissima” Napoli-Inter. Una gara che il tecnico ribadisce essere “importante”, ma non “fondamentale”. “Domani – dice Sarri – sarà una partita bella da giocare. L’Inter è una squadra di qualità, solidità e fisicità. Noi cercheremo di imporre la nostra idea di calcio. E’ già tanto poter sfidare la capolista a due punti di distanza”. L’allenatore del Napoli nega che il risultato di questa partita, qualunque sia, possa incidere psicologicamente sui suoi calciatori. “Non credo – dice – abbia grandi risvolti né in un senso, né in un altro, a livello mentale. E’ una partita molto attesa, di grande interesse e di sicuro fascino, ma non penso sia fondamentale per il campionato. Mancano 25 giornate alla fine e qualsiasi risultato dovesse uscire da questa gara non influenzerà nessuno a livello psicologico per il prosieguo della stagione”. “Io – rincara la dose il tecnico dei partenopei – non sento alcuna pressione. Se siamo qui è perché abbiamo fatto bene sinora e perché stiamo giocando in un certo modo, ben preciso. E così continueremo a fare. Abbiamo sfidato con successo le più forti del campionato, abbiamo fatto bei risultati con Lazio, Fiorentina, Juventus e Milan e adesso con lo stesso tipo di serenità e mentalità giocheremo contro l’Inter”. “Loro – spiega Sarri – hanno un preciso modo di giocare, si esprimono magari con meno spettacolarità ma con molta efficacia in campo. Se sono primi dopo 13 giornate significa che non si tratta di un fenomeno ridimensionabile. L’Inter farà la sua partita cercando di vincere e noi faremo lo stesso con le nostre capacità”. “L’Inter – aggiunge l’allenatore – gioca per quelle che sono le caratteristiche della sua rosa, e se è prima in classifica significa che lo fa bene. Noi conosciamo una strada tattica precisa, la stiamo percorrendo e continueremo a farlo. L’Inter è un avversario temibilissimo e difficile da battere per tutti. E sarà certamente protagonista del campionato”. Napoli-Inter sarà sicuramente una sfida molto “tattica”. “Da parte nostra – osserva l’allenatore azzurro – abbiamo un solo tipo di atteggiamento che sta portando i suoi frutti. Il risultato di una singola partita può essere certamente importante, ma per me è più importante l’atteggiamento tattico e la prestazione. Io credo che il gioco, per noi, sia l’unica strada per fare bene”. Niente da fare per Gabbiadini e Mertens che non saranno della sfida. “Sono ancora alle prese con le tabelle personalizzate – conferma Sarri – e non sono ancora in gruppo, quindi valuteremo le loro condizioni la prossima settimana”. Un ultimo commento il tecnico lo riserva alla polemica innescata da un’intervista di Felipe Melo che parlando di Higuain aveva detto: “Lui è come Balo: va menato”. “Penso – dice Sarri – che Felipe Melo abbia fatto semplicemente una battuta. Però devo dire che io di fronte a questa vicenda mi sono sentito un uomo d’altri tempi, uno inadeguato all’attualità, perché pensavo che i giornali dedicassero più spazio alle imprese delle squadre italiane all’estero, piuttosto che alle parole di Melo”.


 

 

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