Più poliziotti alla Digos per rafforzare l’attività di intelligence antiterrorismo e alla Divisione Anticrimine per potenziare le indagini sui patrimoni mafiosi. Ma anche uomini e volanti in più in strada, specie nell’Agro-aversano, al confine con il Napoletano e in particolare con il comune di Giugliano, dove potrebbe esserci la “nuova testa” della mafia campana, dopo la sconfitta militare dei Casalesi. É il nuovo piano di riorganizzazione della Questura di Caserta presentato oggi nel corso di una conferenza stampa dal questore Francesco Messina, secondo cui “va cambiato il modello di contrasto alla camorra”. “L’ala militare dei Casalesi e di altri clan operanti nel Casertano è stata quasi sconfitta, ora dobbiamo concentrarci sui beni accumulati dai boss e dai loro prestanomi. Nello stesso tempo – ha spiegato – dobbiamo però essere più presenti in strada, quasi come se fosse un’occupazione militare, perché i clan devono sapere chi comanda. Per questo abbiamo chiesto e ottenuto dal Viminale l’arrivo di alcuni agenti che andranno a rinforzare il Posto Fisso di Casapesenna, in modo da pattugliare l’area a cavallo tra le due province. La testa del clan non è più Casal di Principe, ma Giugliano”. Si parla di almeno sette-otto unità, che porteranno ad un incremento del numero di volanti. Sul fronte del contrasto al terrorismo islamico il Questore spiega che “al momento non ci sono segnali inquietanti, neanche a Castel Volturno dove sono presenti migliaia di immigrati”. Messina ha poi annunciato una serie di avvicendamenti in uffici chiave; il vice-capo della Mobile Antonio Sepe andrà a dirigere il Commissariato di Marcianise, recentemente toccato dall’inchiesta della Dda di Napoli che ha portato in carcere tre poliziotti. “Dobbiamo ricostruire la fiducia degli agenti e della cittadinanza” dice Messina; al posto di Sepe arriva alla Mobile la funzionaria Marta Sabino. Ci sarà anche un nuovo portavoce in Questura, si tratta di Gennaro Corrado che sostituirà Enzo Vitale, trasferito al Commissariato di Maddaloni.