Torna all’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica lo spinoso tema dei trasporti nella provincia di Caserta, e nell’Alto Casertano in particolare dove negli ultimi anni si è assistito a un costante depotenziamento dei servizi che continua a generare preoccupazioni, soprattutto per la tratta ferroviaria dell’Alifana, nonostante sia stata accantonata l’idea di una sua totale chiusura. Tema tra i più accesi e discussi, al centro del convegno “Il treno delle bugie” tenutosi ieri ad Alvignano, e prima ancora in un altro pubblico incontro svoltosi poche settimane prima a Piedimonte Matese. Occasioni di dialogo e di ascolto delle istanze delle comunità locali, preoccupate per una situazione precaria su cui non si può più rimandare. “Una condizione su cui è necessario intervenire subito”, evidenzia il sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello, intervenuto in entrambi i convegni sostenendo “l’importanza di redigere un piano dei trasporti per Terra di Lavoro, andando a riprendere quel progetto ambizioso pensato nel 2008 dall’allora presidente della Provincia Sandro De Franciscis e l’assessore regionale Ennio Cascetta, per potenziare e rendere più efficiente tutta la rete dei trasporti in provincia, proseguendo con l’elettrificazione, fermatasi a Santa Maria Capua Vetere, anche della tratta alifana così da valorizzarla e renderla più funzionale. Il governo Caldoro ha definitivamente affossato i trasporti in questa parte della Campania, le istituzioni devono perciò lavorare insieme affinché l’emergenza trasporti pubblici diventi una delle priorità della Provincia di Caserta da proporre all’attenzione della Giunta regionale, attingendo alle risorse della nuova programmazione europea 2014/2020”. A seguito delle sollecitazioni di consiglieri regionali della provincia di Caserta, amministratori locali, sindacati, associazioni e gli stessi utenti dei servizi, sono giunti dal presidente della Commissione Regionale Trasporti Luca Cascone alcune rassicurazioni sull’Alifana: non saranno più soppresse le ultime corse serali ed è stata sospesa l’attestazione delle corse a Caserta, ossia l’obbligo per gli utenti diretti a Napoli di prendere una coincidenza, provvedimento che avrebbe dovuto entrare in vigore il 14 dicembre scorso. E’ stato anticipato inoltre che entro la fine del 2016 avverrà l’introduzione di nuove macchine. Sospiri di sollievo che però non segnano una svolta definitiva, per una questione di cui, sul territorio, si è dibattuto in diverse occasioni, incluse le visite e i sopralluoghi di rappresentanti regionali e dei vertici Eav. “Il nostro territorio – sottolinea ancora Vincenzo Cappello – ha necessità di rivedere tutto il sistema dei trasporti pubblici. Quelli su gomma e ferro devono essere complementari e non alternativi: non è possibile che esistano le stesse corse su mezzi differenti, bisogna far sì che i viaggi in pullman permettano di arrivare là dove quelli in treno non riescono, e rendere invece questi ultimi più efficienti e veloci, magari sopprimendo le fermate ormai inutilizzate, e creando nuove stazioni e parcheggi per pullman e auto per consentire una migliore fruizione pubblica. Senza contare che un uso maggiore del treno da parte dei cittadini comporterebbe risvolti positivi sul traffico stradale e sull’inquinamento dell’aria, causati invece dal trasporto in autobus. Questo deve essere l’obiettivo di tutte le istituzioni, da raggiungere insieme affinché l’Alto Casertano e l’intera provincia non vengano privati di una risorsa preziosa”.

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