Si trova ancora in rianimazione all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona il giovane quindicenne accoltellato ieri mattina all’interno dell’Istituto di Istruzione Superiore “Genovesi – da Vinci” di Salerno. Oggi corteo di centinaia di studenti, in città, per dire no alla violenza. Secondo fonti ospedaliere “il ragazzo si trova in coma farmacologico, intubato e assistito con ventilazione meccanica. Continua il monitoraggio clinico e strumentale ed è ancora in prognosi riservata”. Gli amici, da ieri, non hanno mai smesso di testimoniare il proprio affetto. “Tvb”, “Sei un leone”, “Guarisci presto”, “Fratello mi manchi”: sono solo alcuni dei tantissimi messaggi accompagnati dagli immancabili cuori virtuali che campeggiano sulla bacheca Facebook del ragazzo accoltellato da uno studente di un anno più grande che, nel pomeriggio di ieri, è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Tra i tanti messaggi vi è anche quello di una zia del ragazzo che dice: “Siamo preoccupati moltissimo! Ora ci aspettiamo che la tua guarigione completa ci rassicuri del tutto che tu stia di nuovo bene! Le nostre preghiere e i nostri abbracci possano riscaldarti in tutte quelle ore freddissime della sala rianimazione! Speriamo tu possa tornare presto tra noi più forte di prima anche per tua mamma che non ti ha lasciato un minuto”. A gran voce, questa mattina, i suoi compagni di scuola e di istituto lo hanno descritto come “un ragazzo d’oro al quale è impossibile non voler bene”. Proprio i suoi compagni, all’indomani dell’accoltellamento, sono scesi per le strade del centro cittadino insieme a centinaia di studenti di tante altre scuole salernitane per dire “no alla violenza” e per “testimoniare che la nostra scuola, come ha detto ieri il dirigente scolastico Nicola Annunziata, è stata davvero il teatro involontario di una tragedia”. “Noi siamo tutti bravi ragazzi e siamo molto provati da quanto accaduto. Ma soprattutto – hanno detto – abbiamo deciso di manifestare per incitare il nostro amico a rimettersi quanto prima. Siamo qui tutti per lui, perché se lo merita”. “Credo fosse comprensibile, oggi, non riuscire a tornare nelle proprie aule, in quanto ancora sconvolti da quanto accaduto. Per fortuna – ha sottolineato il dirigente scolastico Nicola Annunziata – gli studenti hanno preso le distanza da quel brutto episodio che non avremmo mai pensato potesse accadere nella nostra scuola”. Sul fronte investigativo, invece, almeno per ora, nulla è cambiato e la versione della rissa e dell’accoltellamento per futili motivi, dovuto ad un ombrello rotto, resta ancora in piedi.

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui