“No all’annullamento delle primarie a Caserta”. Lo ha deciso Lorenzo Guerini in un incontro il segretario regionale del Pd campano Assunta tartaglione. Il braccio destro di Renzi ha dato però il via libera allo spostamento della consultazione interna (sono primarie di partito) di una settimana e ha “intimato” la convocazione dell’assemblea del circolo dem della città capoluogo entro il fine settimana per confermare o meno il deliberato approvato all’unanimità in base al quale sono state indette le primarie. Il caos primarie è scoppiato dopo la decisione di tre candidati su quattro di ritirarsi dalla competizione. Enrico Tresca, Enzo Battarra e Andrea Boccagna hanno fatto dietrofront denunciando il rischio di un inquinamento del voto da parte del centrodestra e di “ambienti pericolosi”. La drastica decisione è scattata per “bloccare” Carlo Marino, che ha criticato aspramente l’atteggiamento dei suoi competitor accusati di “essersi portati via il pallone perché avrebbero perso la partita”. Ora si attende il pronunciamento dell’assemblea. Ma ovviamente la situazione si è talmente ingarbugliata che sarà difficile, se non impossibile, sbrogliare una matassa che, come è avvenuto sul piano provinciale (vedi il commissarimento), segna una spaccatura insanabile nel circolo del Pd di Caserta.

Mario De Michele

 

 

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