“La Commissione regionale attività produttive e lavoro, nel condividere l’azione dell’amministrazione comunale di Acerra, proporrà una risoluzione condivisa da tutte le forze politiche, per trasformare l’area industriale ex Montefibre di Acerra in area di crisi complessa ed attiverà un tavolo di confronto regionale e nazionale per contrastare la delocalizzazione dell’azienda e per salvaguardare il futuro occupazionale dei lavoratori”. E’ quanto ha affermato il Presidente della III Commissione consiliare permanente, Nicola Marrazzo (Pd), concludendo in lavori dell’organismo consiliare che, stamani, ha tenuto un’audizione ha tenuto un’audizione con il Sindaco di Acerra Raffaele Lettieri e con i sindacati sulle sorti di quello che è stato uno dei più grandi e importanti stabilimenti chimici d’Italia, i cui macchinari sono stati venduti ad un’azienda turca, con gravi ripercussioni occupazionali per i lavoratori, già da tempo in cassa integrazione, e per i quali è stata avviata la procedura di mobilità. Ha partecipato ai lavori l’assessore regionale alle attività produttive Amedeo Lepore. “C’è una forte attenzione da parte di questa Commissione su questa vertenza che riguarda una vicenda di crisi industriale, economica e occupazionale che si intreccia alle problematiche ambientali di un territorio per troppi anni abbandonato” – ha sottolineato Marrazzo – che ha aggiunto: “lavoreremo in sinergia con il Comune di Acerra, con il Ministero dello Sviluppo economico e con la Giunta per attivare tutte le misure necessarie per rilanciare gli investimenti e per salvare i livelli occupazionali, anche attraverso gli strumenti creati dalla Regione, ovvero Ricollocami e Garanzia over. Non lasceremo solo i lavoratori e non abbandoneremo il territorio”. Parole molto apprezzate dalle organizzazioni sindacali che hanno sollecitato l’istituzione regionale ad agire sul piano locale e nazionale affinche’ venga messa in atto un piano industriale con nuovi investimenti che consenta a Montefibre di restare sul territorio e di scongiurare i licenziamenti, attraverso il passaggio da area di crisi semplice ad area complessa per agevolare gli investimenti. “La Regione sta lavorando per trasformare l’area industriale di Acerra, e in particolare il sito dell’ex Montefibre, da paradigma di sconfitta e di scelte sbagliate o non compiute nel corso di tanti anni a luogo di rilancio e di ripartenza, simbolo della rinnovata attenzione al destino industriale della Campania” – ha detto il consigliere regionale del Pd e Questore alle Finanze dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale della Campania, Antonio Marciano, che ha aggiunto: “un percorso che si articola in diversi interventi, a cominciare dal lavoro, portato avanti insieme al Mise, per definire una nuova perimetrazione delle aree di crisi industriale della regione, che consentirebbe di attivare tutte le misure previste nella legge 181. Accanto a questo, poi, bisogna mettere in atto tutte le procedure per il riconoscimento del territorio di Acerra tra le aree di crisi complessa. Come Regione, poi, abbiamo già investito risorse sul Patto per il Sud, per garantire la nostra quota di finanziamento ai Contratti di Sviluppo per investimenti superiori a 20 milioni di euro, e stiamo inoltre lavorando per aumentare la quota di decontribuzione relative alle nuove assunzioni, cui attingere dal bacino dei lavoratori in cassa integrazione, e per aumentare le disponibilità sul credito di imposta, per rendere più attrattivi e competitivi i siti industriali per potenziali investitori nazionali e internazionali. Tutto questo deve essere portato a termine entro un tempo e delle scadenze ben precise, quelle cioè fissate dalla curatela fallimentare prima della messa all’asta del sito e quella, a medio termine, relativa alla fine della copertura degli ammortizzatori sociali” . — “Si è giunti a questa grave situazione è per l’ incapacita’ politica – ha sottolineato il capogruppo di De Luca Presidente Carmine De Pascale – bisogna definire un percorso che consenta di individuare interventi che vadano oltre il piano locale e che siano capaci di attirare investimenti stranieri, attraverso una riconversione dell’area”. Per questo De Pascale ha rivolto un appello alla Giunta per intervenire e sollecitare il Governo nazionale a favorire nuovi investimenti. Per la consigliera Loredana Raia (Pd) “dobbiamo mettere in campo la sinergia con il Governo nazionale per raggiungere obiettivi certi e concreti perché i lavoratori non possono piu’ aspettare e dobbiamo scongiurare il disastro occupazionale”. Sul tema anche il consigliere Tommaso Malerba (M5S): “la vertenza va inquadrata in una problematica piu’ ampia che consenta di rilanciare l’industria nell’ottica della salvaguardia di un territorio sul quale negli anni la politica ha speso fiumi di parole ma non ha fatto alcunchè di concreto”.