Si apre un nuovo fronte di guerra nel Pd campano. Un’ampia parte dei Giovani Democratici della Campania ha inviato oggi una lettera aperta, firmata da oltre 2.300 iscritti ai Gd sui 4.300 totali della regione, in cui critica le modalità di convocazione e svolgimento del congresso regionale, che è stato indetto per oggi alle 17.30 nella sede del Pd della Campania a Napoli. Una convocazione che, a detta degli estensori della protesta, sarebbe arrivata solo ieri sera. Si profila quindi uno strappo che potrebbe decimare i Gd campani: «Arrivati a questo punto – si legge infatti alla fine della lettera – siamo chiamati tutti ad una decisione drastica e dolorosa: lasciare l’organizzazione che, con amore e dedizione, abbiamo costruito in questi anni, anche a causa di un Partito Democratico della Campania che, anziché porsi come elemento terzo ed imparziale, ha deciso di non ascoltarci». Nella missiva, spiegano i firmatari, «ci sentiamo traditi: un’organizzazione nazionale che legittima la convocazione di un congresso regionale in questo modo, non può più rappresentarci. Un congresso in cui pare sia impossibile fare sì che la maggioranza degli iscritti possa scegliere il proprio segretario regionale. Pensate se all’ultimo congresso del PD, Renzi avesse avuto la maggioranza dei voti assoluti ma la minoranza dei delegati a causa della mancanza della certezza del diritto: ecco la situazione della nostra regione. A Roma si è confuso un elenco di delegati in buona parte illegittima con l’organizzazione reale, avallando un congresso gestito non da una segreteria politica ma da una commissione di »garanzia«, mai imparziale fin dai suoi primi atti». «Se l’attuale gruppo dirigente nazionale – prosegue la missiva – preferisce regole fatte ad arte a persone reali, non solo deve assumersene la responsabilità, ma soprattutto deve prepararsi alle evidenti conseguenze che ciò comporterà, come un nostro ricorso alla commissione di garanzia nazionale del PD, in cui denunceremo tutte le assurdità senza alcun fondamento regolamentare avvenute negli ultimi due mesi». La situazione dei GD della Campania è già agitata da mesi, con polemiche interne che portarono a inizio dicembre 2015 alle dimissioni dell’ex segretaria regionale Antonella Pepe, che è anche tra i firmatari del documento redatto oggi.