Ora la Mobilya Aversa può scrivere una pagina indelebile della sua storia e di quella della pallavolo campana. La corazzata normanna non delude le aspettative e conquista con merita il pass per la finale della Final Four di Coppa Italia. Davanti a oltre mille tifosi, la truppa normanna del presidente Di Meo non sbaglia vincendo 3-1 contro la M&G Grottazzolina regalandosi la possibilità di giocare una finale ad altissimo livello tecnico e tattico contro Montecchio. Domani al Palajacazzi ci sarà spettacolo. E i supporter non possono perdersi una ‘battaglia’ che potrà consacrare un gruppo straordinario dentro e fuori dal campo.

 

 

PRIMO SET. La Mobilya Aversa parte con la quinta marcia e si guadagna immediatamente tre punti di vantaggio grazie anche alla presenza ‘importante’ di Cittadino a muro (4-1). Ma la M&G Grottazzolina ha al centro Salgado che subito si carica la squadra sulle spalle e riporta la contesa sul pareggio (5-5). E’ una sfida equilibratissima. Che vede la formazione ospite essere avanti di un punto al primo time-out tecnico della partita (7-8). I marchigiani nella bolgia del Palajacazzi in ricezione sbagliano poco e in attacco sono pericolosissimi: coach Bosco è infatti costretto a chiamare time-out discrezionale quando la sua squadra è sotto 8-11. Ma il pareggio è nell’aria e arriva a 12: Libraro apre le danze, poi c’è Santangelo e quindi arriva il muro di Cittadino. E i normanni possono mancare il sorpasso? Proprio no, visto che ci pensa sempre il centrale calabrese a stampare il ‘block’ che fa esplodere di gioia i tifosi presenti sugli spalti. Al secondo time-out tecnico la squadra del presidente Sergio Di Meo ha da amministrare due punti di vantaggio. Al rientro in campo prova ad allungare (19-16) e il tecnico di Grottazzolina, Ortensi, richiama i suoi con un ‘discrezionale’. I tre punti di distacco durano fino al 22-19 siglato da Grassano in parallela. La Mobilya si porta 24-21 guadagnandosi 3 set point. Ne basta uno con Santangelo che da posto ‘2’ colpisce il libero avversario e la palla schizza sugli spalti.

SECONDO SET. La formazione marchigiana ritorna in campo con più convinzione. E questo diventa subito chiaro al gruppo di coach Bosco visto che Grottazzolina riesce ad andare in vantaggio. Ma Libraro parla coi suoi e dice che bisogna lottare per tutti i tifosi presenti al Palajacazzi e quindi esce fuori il cuore aversano per il -1 firmato da Libraro con un diagonale solamente toccato dal muro (8-9). Ma il pareggio è nell’aria e chi può piazzarlo? Lui, il gladiatore Libraro con un servizio vincente che tocca le braccia del libero Gabbanelli e poi si stampa sulla parte alta del palazzetto di via Salvo d’Acquisto (11-11). Si va punto a punto. L’ace di Riccardo Vecchi porta le due squadre in panchina per il secondo time-out tecnico sul 14-16. Santangelo passa nel muro avversario e a seguire Hendriks ‘spara’ fuori e Aversa resta in scia (17-18). Grottazzolina batte bene e Aversa soffre: in meno di un minuto due punti consecutivi e 17-20. E Bosco chiama time-out per ‘svegliare’ i suoi ragazzi. Il set però non svolta e Salgado, con un preciso primo tempo, stampa il 20-24. Di Tommaso a muro dà una speranza ma è lo stesso palleggiatore a regalare il set con un servizio vincente. Finisce 21-25.

TERZO SET. Grandissimo equilibrio nelle prime battute del terzo parziale. Il primo doppio vantaggio è della Mobilya Aversa: Grassano non sbaglia e piazza un diagonale che non lascia scampo agli avversari mentre l’attacco lungo dei marchigiani vale il 6-4. Ma è una battaglia e la tifoseria normanna non smette mai di incitare la squadra del presidente Di Meo: al time-out tecnico c’è ancora un punto (8-7) da conservare gelosamente. La formazione normanna alza il muro e tocca tutti gli attacchi e Santangelo ne approfitta per il +3 (10-7) con un perfetto muro e out. Al secondo time-out Di Santi e compagni si siedono in panchina sul 16-13 grazie all’ace del palleggiatore Di Tommaso. Il libero Battista difende un pallone impossibile: raccoglie Di Tommaso e serve in ‘4’ a Libraro che fa partire il braccio e piega il muro marchigiano per il 19-14. Grottazzolina non molla e si rifà sotto grazie al muro su Grassano (22-19). L’errore al servizio permette alla Mobilya di avere ben 4 set point. Santangelo sfrutta subito l’occasione stampando un ‘bolide’ sul muro avversario che finisce nella metà campo avversario e vale il 25-20.

QUARTO SET. Parte meglio la Grottazzolina (2-4) ma poi la Mobilya Aversa ritrova subito le energie nervose necessarie per il pareggio grazie al diagonale vincente di Santangelo (5-5). Sul 9-8 il palleggiatore marchigiano Cecato prova un tocco di seconda che però non trova nemmeno il campo finendo fuori. E la squadra guidata da Bosco è 10-8. L’ace di Minnoni porta la contesa nuovamente sul pareggio (11-11). Il sorpasso degli ospiti arriva sul 13-14 quando Hendriks in diagonale non sbaglia. Al secondo time-out tecnico del set i draghi normanni devono recuperare due punti (14-16) dopo l’ace di Vecchi caduto in campo ad un centimetro dalla linea di fondo. Grassano non ci sta ad allungare la sfida e piazza un muro terrificante per il 17 pari. E c’è anche l’allungo grazie all’ace di Di Tommaso e alla doppia fischiata al palleggiatore di Grottazzolina (19-17). Il +3 nel momento più importante del match lo firma Giacobelli con un primo tempo da applausi (22-19). Libraro trova lo spazio giusto nel muro per il 23-20. Il ventiquattresimo ‘sigillo’ è un regalo di Grottazzolina che sbaglia la battuta (24-21). E a chiudere il set e la partita è ancora un errore al servizio dei marchigiani. E’ Vecchi a regalare il 25-22 che fa esplodere di gioia il Palajacazzi. E domani si può scrivere una pagina di storia.

MOBILYA AVERSA – M&G GROTTAZZOLINA 3-1 (25-21; 21-25; 25-20; 25-22)

MOBILYA AVERSA: Fabi, Santangelo 18, Colarusso, De Caria, Magnani, Libraro 13, Cittadino 6, Fasulo, Grassano 10, Di Santi, Di Tommaso 1, Battista (L), Giacobelli 8. All. Bosco. Secondo all. Tornese

M&G GROTTAZZOLINA: Minnoni 2, Vecchi R 14, Gabbanelli, Girolami, Cecato 2, Tomassetti 12, Pison, Paris, Hendriks 10, Thiaw 4, Salgado 13, Vecchi E, Brandi. All. Ortensi. Secondo all. Cruciani

ARBITRI: Grassia-Noce

 

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