Sarà probabilmente l’ autopsia disposta dalla Procura della Repubblica di Salerno, a chiarire definitivamente la dinamica della tragedia che ha coinvolto ieri mattina a Capaccio (Salerno), un’intera famiglia di nazionalità romena, marito, moglie e figlioletto di appena due mesi. I corpi dei tre, Constantin Barbu e Sabina Iuliana Chis, enrambi di 29 anni, e del piccolo Sebastiano Alessio, erano stati rintrovati all’interno della loro abitazione dai carabinieri. Madre e figlioletto semicarbonizzati, nella stanza da letto, l’uomo all’interno del bagno, impiccato ad una delle sbarre della doccia. Subito è stata avanzata l’ipotesi di omicidio-suicidio. Ad uccidere la donna e il bimbo, secondo una prima ricostruzione, sarebbe infatti stato Constantin Barbu, il quale, dopo inferto alla donna numerose coltellate e averla cosparsa di liquido infiammabile insieme al piccolo, si sarebbe a sua volta ferito con lo stesso coltello prima di impiccarsi. Una ricostruzione raccapricciante, sulla quale però gli inquirenti ancora non vogliono sbilanciarsi. Almeno non prima di aver riunito tutti gli elementi raccolti dalla Sezione Investigativa Scientifica dei carabinieri di Nocera sul luogo della tragedia e dopo l’autospia la cui data non è ancora stata fissata.

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