Loredana Di Monte, candidata alla carica di consigliere comunale nella lista “Speranza e Futuro per Sant’Arpino”, spiega le ragioni della sua discesa in campo al fianco di Giuseppe Dell’Aversana. “Ho deciso di affrontare questa esperienza- dichiara la candidata- come naturale proseguimento del mio percorso nella vita pubblica locale e nello specifico nel mondo dell’associazionismo. Da tempo ho ritenuto doveroso come cittadina, lavoratrice e mamma di due figli, impegnarmi nel contesto sociale dove vivo perché cosciente che lo stesso vada radicalmente cambiato. E tale cambiamento non può essere più delegato, ma lo stesso deve essere guidato e realizzato da quanti vivono i problemi quotidiani. Nel corso degli ultimi anni ho avuto modo di constatare quanti e quali siano le aspettative dei nostri concittadini che da troppo tempo vedono disattese le loro legittime aspirazioni di poter vivere in un paese a misura d’uomo. Un comune dove ci siano servizi degni di una comunità del terzo millennio, e dove ci sia la possibilità di poter usufruire di ville comunali funzionanti, dove i contribuenti non siano vessati da una società che invece di esigere le tasse in questi anni si è solamente specializzata nell’emissione di cartelle pazze. Quella attuale è stata una classe dirigente capace di distruggere un vero e proprio gioiellino invidiato in tutta la Campania: il Comitato per i Diritti dell’Infanzia, che rappresentava un laboratorio per i più giovani e dove i bambini di ogni età nei mesi estivi potevano praticare attività ludiche e formative. Fra i primi obiettivi che mi prefiggo di raggiungere una volta eletta c’è proprio quello di programmare e dare vita ad una serie di attività socio-culturali che riescano a riportare Sant’Arpino a modello dell’intera Provincia di Caserta. Intendo creare una vera e propria sinergia con le associazioni e i sodalizi operanti sul territorio in modo che ci sia un continuo interscambio di informazioni poiché chi si assume l’onere di guidare un comune non può farlo da sola, ma deve rapportarsi con gli amministrati. In altre parole punto a sottopormi al giudizio degli elettori su fatti e proposte concrete, prendendo le distanze da una politica fondata solo sull’affarismo e sul do ut des, e che ha al centro tutto fuorché l’interesse comune. Sinceramente credevo che metodologie del genere venissero una volta e per sempre superate, ma purtroppo ho dovuto constatare che ancora una volta si sono privilegiati accordi innaturali. Tuttavia sono certa che l’elettorato di Sant’Arpino è ormai stufo di tutto questo e voglia una volta e per sempre girare pagina mettendo alla prova chi vuole solo mettersi al servizio della comunità per far finalmente rinascere Sant’Arpino”.

 

 

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