Il gruppo di Sant’Arpino al Centro interviene su uno dei problemi più spinosi del panorama politico santarpinese: la Multiservizi Ecoatellana. “All’indomani dell’esito elettorale a dimostrazione di quanto abbiamo sempre affermato, siamo subito disponibili e pronti ad affrontare i principali temi politici e le prioritarie problematiche amministrative. Tra queste vi è sicuramente il destino della partecipata del Comune ovvero la Eco Atellana-Multiservizi. Nello spirito enunciato nel comunicato di ringraziamento, vogliamo lanciare un primo messaggio al Sindaco neo eletto ed alla sua maggioranza consiliare, collaborazione e disponibilità Istituzionale per arrivare alla sistemazione definitiva delle problematiche di questa società che vive un momento delicato, e ribadiamo in questa sede l’interesse legittimo è la volontà di non fare” macelleria sociale”, al fine di trovare soluzioni logiche e possibili per salvare la società, i conti economici, i posti di lavoro. Non alzeremo barricate e siamo sin d’ora disponibili a trovare soluzioni, che sappiamo sono possibili, siamo pronti al confronto nelle sedi deputate ed in ogni forma che volesse essere esperita. Ricordiamo in primis a noi stessi, il clima collaborativo che vi è stato tra la precedente maggioranza e l’allora opposizione più volte manifestatosi nelle numerose e proficue commissioni consiliari, finalizzate all’accertamento dei reali crediti vantati dalla Multiservizi. Il nostro unico e solo obiettivo è la salvaguardia dei livelli occupazionali e la vita di questa società, per questi motivi non faremo battaglie preconcette ed aspettiamo fiduciosi le mosse della neonata amministrazione. La nostra intenzione non è quella di creare confusione tra maggioranza e minoranza ma su un tema delicato come la vita di questa società, bisogna che ogni parte, Amministrazione e Minoranza, sappiano trovare i giusti terreni per evitare che gli scontri precostituiti portino ad effetti collaterali non facilmente immaginabili. Su questo non si gioca la credibilità di ognuno di noi, ma può essere che ognuno di noi, nessuno escluso, si deve porre un quesito rispetto alla sovranità del buon senso che in questa come in altre occasioni deve essere massimo. E parafrasando Dante su questo tema, possiamo concludere “Qui si parrà la nostra e la vostra nobilitate”!”.

 

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