“In un solo giorno abbiamo letto dell’ennesimo scandalo dei furbetti del cartellino, stavolta all’Asl di Maddaloni, e del maxi rinvio a giudizio di addirittura 78 dipendenti del Comune di Orta di Atella, sempre per assenteismo. E’ del tutto evidente che c’è un problema nella Pubblica Amministrazione che riguarda tutto il Paese ma che in alcune realtà locali assume dimensioni più che preoccupanti. – Così Pina Picierno, sulle inchieste casertane – Il lavoro prezioso della magistratura e delle forze dell’ordine da solo non basta. Sta per entrare in vigore il decreto attuativo della riforma Madia che consentirà procedimenti disciplinari più veloci per punire chi, letteralmente, ruba lo stipendio ed è un passo importante per contrastare certi fenomeni. Serve, però, qualcosa di più. Serve recuperare l’orgoglio dei tantissimi dipendenti pubblici che fanno il loro lavoro e sono costantemente umiliati da episodi simili. Servono amministrazioni efficienti dove l’organizzazione del lavoro sia tale da rendere impossibile assentarsi senza che nessuno se ne accorga o faccia finta di non accorgersene. Serve una cultura del lavoro nuova, che ricordi a tutti che, come dice l’art. 98 della Costituzione, i pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione. Servono sindaci e amministratori attenti al funzionamento delle amministrazioni che guidano, che ne curino anche gli aspetti organizzativi, che selezionino una dirigenza refrattaria a queste illegalità. Chi marca il cartellino e se va a spasso produce un danno inestimabile, che non è dato solo dalla retribuzione percepita ingiustamente, ma va calcolato tenendo conto della inefficienza che genera e, soprattutto, del danno di immagine che causa. Come commissario PD di Maddaloni terrò altissima l’attenzione anche su temi come questo. Il PD ha il dovere di essere in prima linea per cambiare verso ad una tendenza che troppi danni ha portato alla Pubblica Amministrazione ed a tutto il Paese.”

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