La frase usata in campagna elettorale all’indirizzo del premier il sindaco di Napoli Luigi De Magistris forse non la ripeterebbe adesso, in quanto “non estrapolabile dai toni e dal contesto del comizio”, ma “a parte aver parlato con il cuore, con la passione, che avevo detto in fin dei conti? Che il governo aveva paura di quello che stava succedendo a Napoli, e avevo ragione perchè ho vinto”. A tornare con i giornalisti sull’episodio di alcuni mesi fa, prima della sua rielezione, è lo stesso sindaco, stasera a Sesto Fiorentino ad un presidio di associazioni e centri sociali contro l’inceneritore. “Il concetto era che un’esperienza popolare autonoma, contro il sistema, molto fondata in una connessione con la gente e la città fa paura a chi invece costruisce politiche oligarchiche, liberistiche, verticali e di concentrazione del potere – ha spiegato De Magistris – A Napoli abbiamo liberato energie, abbiamo riconosciuto che esperienze di liberazione sul territorio vanno salvaguardate e non sono un pericolo per la società; questo fa paura”. De Magistris ha spiegato di sentirsi “un sindaco di strada e uomo delle istituzioni: cerco di trovare una sintesi tutta partenopea”, ha detto.

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