“Sono sempre stato consapevole che amministrare una cittadina avrebbe richiesto tanto sacrificio e senso di responsabilità, l’aspetto che invece non avevo considerato è quello relativo alla cattiva informazione. Ecco che si crea una sorta di tela di Penelope, mentre la mia amministrazione lavora incessantemente, i cittadini vengono depistati da informazioni pretestuose che “pennivendoli” di turno si divertono a diramare attraverso pseudo scoop che più che riflettere l’oggettività dei fatti, sono frutto di interpretazioni tanto soggettive quanto pretestuose.” Usa toni duri il sindaco Marcello De Rosa che vorrebbe riportare l’informazione ai suoi reali contenuti ossia raccontare i fatti in maniera professionale e non distorta dall’immaginazione. “ In questi giorni- afferma il sindaco- si è parlato, o meglio schiamazzato su alcuni media, intorno al muro abusivo sito nell’area Pip, ecco che per il rispetto che nutro nei confronti dei miei cittadini mi sento in dovere di far luce sui fatti. Occorre fare un passo indietro- spiega De Rosa- fino al lontano 2004 anno in cui iniziano i lavori del primo lotto dell’area. Per lunghi anni- stigmatizza il sindaco- tutto si è fermato, o meglio nessuna amministrazione si è prodigata per il completamento dell’area degli insediamenti produttivi. Bisognerà attendere il 2014, anno della mia elezione, per l’erogazione di un finanziamento per attuare il completamento e realizzare un Centro servizi per le imprese. Attualmente- puntualizza il sindaco- le opere sono in corso e l’amministrazione che guido ha dato mandato ad Agrorinasce per la vendita dei lotti dove sorgeranno diciannove incubatori che costituiranno un volano per la crescita occupazionale. Lo scorso aprile- prosegue il sindaco- da una nota del direttore dei lavori apprendemmo che all’interno dell’area parcheggio c’era stata l’occupazione abusiva di un terreno di proprietà comunale. Da quel momento – sottolinea il sindaco- sono scattati i doverosi accertamenti di rito che sono terminati con un’ordinanza di sgombro o abbattimento . Questi sono i fatti, se poi le amministrazioni che ci hanno preceduto facevano finta di non sapere, non sta a noi deciderlo, di certo c’è che dinanzi alla certezza dell’abuso non abbiamo esitato ad emettere l’ordinanza, né ci può interessare da chi fosse stato commesso tale abuso. Per cui – afferma De Rosa- non mi lascio intimorire dal gettonato di turno che cerca di ricostruire possibili parentele tra i membri dell’amministrazione e i Fontana di turno, parentele peraltro lontanissime. In una piccola comunità se si volessero rintracciare tutti i vincoli, ogni cittadino sicuramente avrà lontani legami con ogni famiglia, ecco perché siamo all’assurdo A noi – ribadisce- poco interessa chi fossero gli abusivi, potevano chiamarsi Rossi o Bianchi è la sostanza che conta. Di fatto debbo ricordare- continua- che quando la mia amministrazione emise l’ordinanza di abbattimento della casa paterna di Michele Zagaria, sulla testata di chi è stato, non a caso, più volte denunciato, si parlava di “strani lavori a casa Zagaria”. Credo- conclude il sindaco- che questo episodio la dica lunga sulla malafede di chi manipola l’informazione, per quali scopi credo che presto o tardi si saprà. I nodi vengono sempre al pettine della verità. Nel frattempo noi proseguiamo nel nostro lavoro e tra breve Casapesenna vedrà sorgere diciannove piccole fabbriche che daranno un’immensa crescita lavorativa”.

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