”Michel Martone ha detto che chi non si laurea entro i 28 anni e’ uno sfigato? E’ stato uno scivolone. Non lo riconosco in questa uscita”: a difendere il viceministro del Lavoro e’ l’attrice comica e imitatrice Gabriella Germani che, proprio con Martone assistente, si e’ laureata in Giurisprudenza all’eta’ di 33 anni.
”Sicuramente, da studentessa fuori corso, non mi ha mai trattata da sfigata, anzi – racconta Germani – e’ grazie al suo incoraggiamento continuo che sono riuscita a laurearmi alla Sapienza, anche se lavoravo gia’ da qualche anno. La mia tesi (discussa nel gennaio 2003 con voto 105/110 ndr) era sul diritto alla dignita’ del lavoratore. Mi era stata assegnata dal professor Matteo Dell’Olio, poi purtroppo scomparso. E’ stato il suo assistente, Martone appunto, a seguirmi. Era piu’ giovane di me e molto preparato. Mi consigliava bene, mi spronava, gli saro’ sempre grata per avermi invogliata a laurearmi perche’ ciondolavo con questa tesi da piu’ di un anno. Lui mi diceva ‘Che aspetta a laurearsi? Perche’ perde tempo? Lo so che sta lavorando, ma si deve rendere conto che e’ ora di stringere i denti e concludere”’. L’attrice, popolarissima per le sue tante imitazioni in tv e a Viva Radio2 con Fiorello e Marco Baldini, bacchetta affettuosamente il suo assistente poi divenuto viceministro: ”Sicuramente ha sbagliato a usare la parola ‘sfigato’, molto in voga tra i giovani ma che io abolirei perche’ e’ bruttissima. Martone ha usato imprudentemente questo termine che, pronunciato da una persona che ricopre un ruolo istituzionale, ha il peso di un macigno. E’ chiaro che in questi casi la forma diventa sostanza ed e’ un peccato che la sostanza di Martone si sia persa nella forma del linguaggio. Sono certa che volesse spronare i giovani a studiare e non bastonarli”. Gabriella augura a tutti di incontrare una persona come Martone nel percorso di studi: ”Dal punto di vista psicologico per me e’ stato importante essere seguita da lui. Molti giovani che non si laureano, a volte per un solo esame o addirittura perche’ rimangono bloccati sulla tesi, secondo me non lo fanno perche’ lavorano o per mancanza di tempo ma perche’ non hanno abbastanza fiducia in se stessi, come non ne avevo io, nonostante la mia media del 28. Dopo la laurea, il professor Martone mi consiglio’ persino di fare il concorso per procuratore perche’, diceva, nella vita non si sa mai”.